Cardine delle raccolte d’arte della Fondazione è la celebre Quadreria che contiene i ritratti dei benefattori che con la loro generosità sostennero l’ospedale. Si tratta di dipinti commissionati dall’istituzione ininterrottamente dal 1602 ad oggi (si contano oltre 920 quadri), i cui autori sono artisti operanti sul territorio lombardo, tra i quali spiccano Salomon Adler, Giacomo Ceruti detto “Il Pitocchetto”, Anton Francesco Biondi, Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Giuseppe Bertini, Domenico e Gerolamo Induno, Giovanni Segantini, Emilio Longoni, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Francesco Casorati, Mario Sironi, Massimo Campigli, Carlo Carrà Emilio Tadini, per citarne solo alcuni. Oltre che per l’inestimabile rilevanza artistica, la Quadreria s’impone per la complessità delle sue chiavi di lettura: storiche, antropologiche e sociali. Di notevole importanza sono pure le serie dei ritratti dei presidenti e di illustri medici che hanno lavorato per l’ospedale.

È tradizione da secoli che durante la Festa del Perdono l’Ospedale mostri al pubblico i nuovi quadri realizzati per i suoi benefattori. Fino alla metà del Novecento, tutti i quadri venivano esposti sotto il porticato ospedaliero, come una sorta di Biennale d’arte, dove potevano essere ammirati sia dalle famiglie benefattrici, sia dai pazienti ricoverati e dalle persone comuni.

Oggi una selezione dei quadri più prestigiosi è esposta in mostra permanente all’interno del Museo "I Tesori della Ca' Granda".

Ogni due anni, in una sala del Museo vengono esposti a rotazione gli ultimi ritratti dei benefattori eseguiti dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

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