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31 ottobre, vita e morte si intrecciano, le foglie d’autunno cadono e l’arrivo del primo freddo ricorda lo scorrere inesorabile delle stagioni. In questi giorni tra Halloween e Festa dei morti, vi raccontiamo un altro pezzo, ancora poco conosciuto del patrimonio artistico del Policlinico di Milano, legato ai suoi misteriosi e affascinanti sotterranei.

Andiamo indietro nel tempo ripercorrendo una pagina della sua storia quando nel 1637 sotto la guida dell’architetto Francesco Maria Richini, l’ospedale edifica la propria chiesa parrocchiale dedicata all’Annunciata, sotto la quale si trova ancora oggi una vasta cripta con il suo sepolcreto.

Nel 1638, questi spazi furono decorati con gusto macabro e barocco dal pittore Paolo Antonio de Maestri, detto il Volpino, che secondo gli scritti del tempo: “hà fatto al dintorno de i pilastri figure de’ morti in varie forme grandi al naturale n. 40 con i varij cartelli, et fascie scritte, et trofei d’ossa et teste parimenti de morti n.20…”. L’artista si ispirò probabilmente alle incisioni realizzate da Vesalio e da altri anatomisti impresse su volumi di anatomia umana ancora presenti nella biblioteca ospedaliera. Questa è una vera particolarità dell’antica Ca’ Granda, storico palazzo sede dell’Ospedale del tempo. In tutto l’antico Ospedale, infatti gli unici ambienti decorati erano la Sala capitolare, lo spazio di più alta rappresentanza, e la cripta, come a ricordare i fasti della vita e il trionfo della morte.

Oggi, accanto a una ricostruzione di come appariva il sepolcreto, da cui fanno capolino originari teschi e ossa. Delle antiche immagini di scheletri resta solo un fantasma, poco più che una labile traccia ancora visibile sotto le volte di mattoni. Le ossa qui conservate sono materiali di studio preziosi per archeologi e ricercatori.

Visita la Ca’ Granda, vieni a conoscere sei secoli della storia di Milano
 

Orari
Aperto da lunedì a sabato dalle 10:00 alle 18:00; chiuso la domenica.
Il percorso museale include l’accesso alla cripta da lunedì a giovedì, dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Per maggiori informazioni e chiusure: https://www.policlinico.mi.it/beniculturali/visita

Alcune incisioni realizzate da Vesalio e da altri anatomisti, impresse su volumi di anatomia umana, sono ancora presenti nella biblioteca ospedaliera Alcune incisioni realizzate da Vesalio e da altri anatomisti, impresse su volumi di anatomia umana, sono ancora presenti nella biblioteca ospedaliera Alcune incisioni realizzate da Vesalio e da altri anatomisti, impresse su volumi di anatomia umana, sono ancora presenti nella biblioteca ospedaliera Alcune incisioni realizzate da Vesalio e da altri anatomisti, impresse su volumi di anatomia umana, sono ancora presenti nella biblioteca ospedaliera Alcune incisioni realizzate da Vesalio e da altri anatomisti, impresse su volumi di anatomia umana, sono ancora presenti nella biblioteca ospedaliera Alcune incisioni realizzate da Vesalio e da altri anatomisti, impresse su volumi di anatomia umana, sono ancora presenti nella biblioteca ospedaliera Alcuni scheletri diventano fregi barocchi per gli artisti del tempo