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Un nuovo volto a Milano


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October 2024
notizia

Se è vero che le facciate dei palazzi danno un’identità alla città, con la ristrutturazione del Policlinico anche Milano si trasforma, esprimendo la sua indole più innovativa, sostenibile e dinamica. Come sono state concepite le facciate del nuovo Padiglione Sforza? Gianandrea Barreca, che ha firmato il progetto in qualità di socio del “Boeri studio - Barreca & La Varra”, ci presenta le scelte estetiche e funzionali.

 

 

Le facciate dei palazzi sono un simbolo architettonico che definisce l'identità visiva non solo di un quartiere, ma anche di un’intera città, soprattutto se il progetto occupa 23mila metri quadrati, ovvero come piazza Duomo.

Il nuovo Padiglione Sforza presenta un'innovativa progettazione delle facciate, caratterizzata da due distinti approcci estetici e funzionali.

 

I due edifici più alti, chiamati Settore A e Settore B

Queste strutture presentano una sequenza di ampie finestre, la cui dimensione è stata attentamente calibrata. La sfida è stata bilanciare benefici energetici e comfort ambientale: le finestre devono essere abbastanza grandi da garantire un'abbondante illuminazione naturale e dara la possibilità ai pazienti di ammirare il cielo e lo scenario offerto dall’edificio sottostante (il Settore C). Tutto questo senza compromettere l'efficienza energetica. Questo equilibrio contribuisce a creare un ambiente più accogliente e sostenibile.

 

Il blocco centrale, chiamato “Settore C”

Ospita le sale parto, le sale operatorie e i servizi di diagnostica, e si distingue per una facciata rivestita di lamiera metallica microforata e plissettata. Questo rivestimento rende l'edificio privo di finestre, ma capace di reagire alla luce del cielo, creando un effetto dinamico e cangiante. Sul tetto si estende un ampio giardino pensile, che rende unica la struttura.

 

I colori

Il Settore C ha un colore chiaro e cangiante, che varia a seconda del cielo. I Settori A e B hanno lame verticali (dette anche brise soleil, ovvero frangisole), che giocano con luci e ombre per conferire ai volumi un aspetto dinamico e mutevole nel tempo. La scelta dei toni verdi si ispira al giardino pensile e integra visivamente tutti gli edifici tra loro. L’effetto è un’estensione dello stesso giardino, evidente dall’interno ai pazienti e ai visitatori, ma anche dall’esterno verso tutta la città.


In questo modo, il nuovo Padiglione Sforza rappresenta un miglioramento degli spazi e dei servizi del Policlinico, ma contribuisce anche a ridefinire il volto urbano di Milano.

Il progetto che connette Ricerca e Cura, Ambiente e Città.
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