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Festa del Perdono 2025: cura e sostenibilità, al via il progetto “Green on the ground” del Policlinico di Milano


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March 2025
notizia

Immergersi nella natura in pieno centro urbano e sentirsi subito meglio: intorno a quest’idea ecosostenibile di cura il Policlinico di Milano rinsalda il suo secolare legame con la città presentando il progetto “Green on the ground” che mette le prime radici proprio in occasione della Festa del Perdono.

Se è pur vero che con i mattoni si costruisce, ma grazie alle radici si cresce, il tradizionale appuntamento con i milanesi riprende da dove ci eravamo lasciati e in questa Festa del Perdono 2025 l’attenzione è tutta sugli elementi naturali che valorizzano l’intervento urbanistico pluriennale che fa del Nuovo Policlinico di Milano un progetto dal cuore pulsante verde.

Sì, perché se già molto le cesate di cantiere rivelano del Giardino Terapeutico che presto sorgerà sopra il Padiglione Sforza e la cui apertura al primo paziente è prevista in questo 2025, ben più ampio è l’impegno lungo una green road che traina una riqualificazione di tutti gli edifici esistenti e delle aree di transito tra i diversi blocchi ospedalieri, ripensati per offrire una qualità degli ambienti mai raggiunti prima.

Quasi 2.000 mq di verde a terra e 100 nuovi alberi offrono ben più che una boccata d’ossigeno. Il progetto di riqualificazione paesaggistico-ambientale “Green on the ground” di LAND Italia prevede infatti la ridefinizione dei percorsi pedonali e automobilistici, tramite il posizionamento di filari di vegetazione e la depavimentazione di oltre 3.100 mq di superfici impermeabili a favore di materiali drenanti. Man mano che le transenne del cantiere del nuovo Padiglione Sforza lasceranno il posto alla nuova realizzazione, la natura guadagnerà nuovi spazi garantendo attraversamenti fluidi, offrendo maggiore protezione e sicurezza ai pedoni e riducendo la quota di asfalto intorno ai padiglioni. I vantaggi sono così moltiplicati: le piante assorbono il calore permettendo in estate di avere una temperatura media fino a 2 gradi più bassa nelle zone di passaggio, mentre la presenza di biodiversità aumenta la percezione positiva di un ambiente in cui trovare benessere e cura.

Questa green road verso un nuovo Policlinico rappresenta il nostro modo di fare sanità pubblica e ci collega all’altra faccia della nostra medaglia, ovvero essere il più grande proprietario terriero d’Italia grazie ai possedimenti ricevuti nel corso dei secoli dai nostri Benefattori - dichiara il presidente del Policlinico di Milano Marco Giachetti -: tutto questo si collega alla nostra missione, creare un sistema di cura e promozione della salute che comprenda anche un ambiente migliore, fondamentale per il mantenimento del benessere psico-fisico di ogni individuo. Nel solco della tradizione della Festa del Perdono, il progetto "Green on the ground" viene finanziato dalla buona gestione e dalla valorizzazione del nostro patrimonio agricolo, grazie a un circolo virtuoso che garantisce un utile importante ogni anno e che la Fondazione Patrimonio Ca' Granda redistribuisce a sostegno dell'umanizzazione delle cure, della ricerca scientifica e del patrimonio culturale del Policlinico di Milano”.

In questa direzione è orientato l’intero intervento architettonico pluriennale. Alta è infatti l’attesa per l’apertura del Giardino Terapeutico, un vero e proprio parco sopraelevato posto sulla piastra centrale del nuovo building: su una superficie di 7.000 mq a 20 metri di altezza il benessere di pazienti e cittadini sarà favorito da spazi per la riabilitazione e la meditazione con percorsi sensoriali, cromoterapia, orti e verde connettivo per una vera e propria oasi curativa in cui anche gli amici a quattro zampe potranno far visita ai pazienti ricoverati in una zona dedicata.

Sostenibilità significa anche uso responsabile delle risorse e tutto nel progetto del Nuovo Padiglione Sforza richiama a questo imperativo: trarre da fonti rinnovabili l’energia per alimentare le attività ospedaliere. A partire, ad esempio, dal recupero dell’acqua piovana per le annaffiature del verde e per lo scarico dei wc. Oppure, optando per l’installazione di pannelli solari sui tetti per ottenere acqua calda la cui temperatura resta costante grazie al geotermico a terra… Quando si dice un vero circolo virtuoso! Un impianto di quadrigenerazione garantisce la produzione di elettricità, acqua calda e fredda e vapore per un’autosufficienza energetica stimata di circa il 75% del fabbisogno. Ancora, la scelta dell’illuminazione a led per abbattere i consumi e un nuovo concept di logistica che riduce sensibilmente il numero di spostamenti per rifornire i singoli padiglioni. In due sole parole, sobrietà ed equilibrio.

Il progetto del Nuovo Padiglione è in dirittura d’arrivo ed è stato impegno unanime fare scelte audaci, volte a privilegiare un nuovo rapporto maggiormente in armonia con l’ambiente di cui presto beneficeranno non soltanto i pazienti e i loro cari che qui verranno alla ricerca di terapie avanzate e dedicate, ma anche i tanti professionisti e operatori che ogni giorno si muovono tra questi padiglioni svolgendo l’eccezionale compito di ridare speranza a chi soffre” dichiara Matteo Stocco, direttore generale del Policlinico di Milano.

Green on the ground offre la dimostrazione concreta di come la permeabilità e la continuità ecologica possano riqualificare lo spazio pubblico in un tassello del centro di Milano con oltre 500 anni di storia - dichiara l’architetto paesaggista Andreas Kipar -. Rimuovendo l’asfalto, il cuore della città tornerà a pulsare, abbracciando una natura che innerva lo spazio tra gli edifici. Grazie ai benefici offerti dal verde, garantiremo a milanesi e visitatori un comfort ambientale che rimandi alla vocazione di questo luogo, tradizionalmente legato alla salute delle persone”.

In occasione delle celebrazioni del 25 marzo, Festa del Perdono, saranno piantumati i primi esemplari di Lagerstroemia indica. Altri ne seguiranno per un impegno pluriennale con l’obiettivo di rafforzare quell’antico e sempre necessario legame tra uomo e natura, pur in pieno tessuto metropolitano.

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LA FESTA DEL PERDONO E LA GENEROSITÀ DEI BENEFATTORI

Niente di quanto presentato sinora sarebbe possibile senza il collante della solidarietà. La Festa del Perdono, del resto, è un ponte che unisce necessità sociali, spiritualità e generosità sin dal 1459, quando Papa Pio II concesse l’indulgenza plenaria a chi visitava la cappella dell’Ospedale Maggiore di Milano il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione. L'iniziativa nei secoli ha permesso di promuovere la devozione religiosa rappresentando un'occasione per raccogliere fondi necessari alla costruzione e al mantenimento dell'ospedale, grazie alle prodighe offerte dei fedeli. La generosità dei benefattori ha sempre trovato grande riconoscenza da parte dell’Ospedale e in questo circuito virtuoso in cui dal bene ricevuto, un bene moltiplicato è restituito come dono alla collettività, la ricorrenza celebra i grandi donatori.

Nella prestigiosa Quadreria dell’Ospedale entreranno sei nuove opere d’arte a rappresentare sei speciali benefattori che con le loro donazioni o lasciti hanno contribuito alle attività del Policlinico di Milano. Quest’anno, saranno svelati i dipinti di Daniela Iandola Giuseppe Scalabrino, i coniugi Pugni, Claudia Pizzi, Valerio Valier, Annamaria Sangregorio, esposti al museo “I Tesori della Ca’ Granda”, un vero e proprio scrigno di patrimoni artistici dove sono custoditi ritratti di benefattori realizzati, tra gli altri, da pittori come Giovanni Segantini, Francesco Hayez, Mosè Bianchi, Carlo Carrà, Emilio Longoni e Mario Sironi.

Chi sono i benefattori dei dipinti in mostra

 

La piccola Daniela Iandola (1964-1970), affetta da leucemia linfoblastica acuta e seguita alla Clinica pediatrica De Marchi, è deceduta a soli 6 anni. A seguito di questo doloroso evento, la madre Adele Padovani, ha creato l'associazione diventata Fondazione De Marchi ETS, per supportare e offrire la migliore assistenza ai piccoli pazienti colpiti da gravi malattie, ricoverati al Policlinico di Milano.

 

I coniugi Mario Pugni e Giuseppa Rivolta medici indimenticati la cui donazione, insieme a quella in memoria di Annamaria Sangregorio, ha contribuito all’istituzione del Centro Clinico e di Ricerca di Infettivologia e Immunologia Neonatale Sangregorio-Pugni, una nuova linfa per la Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale.

 

Claudia Pizzi, biologa e vera pioniera della medicina dei trapianti in Italia, ha lavorato al Policlinico di Milano per 46 anni ricevendo la Medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica.

 

Giuseppe Scalabrino, professore, ricercatore nel campo della neurobiologia, oncologia e biologia molecolare e intellettuale stimato. La sua generosa donazione contribuirà al potenziamento del reparto di Nefrologia e Dialisi del nuovo Padiglione Sforza.

 

Valerio Valier, nominato fra i Cavalieri d’Italia come Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica. A lui sarà intitolato l'Auditorium Valerio Valier nel nuovo Padiglione Sforza.

 

Tutte le Biografie dei benefattori e le immagini dei ritratti sono disponibili al link:

https://www.policlinico.mi.it/beniculturali/i-nostri-beni/albo-dei-benefattori

 

Credits foto in apertura: LAND Italia 

Il progetto che connette Ricerca e Cura, Ambiente e Città.
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