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Quando la Scuola fa scuola


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April 2025
notizia

Ci sono scuole senza banchi, lavagne e campanelle, dove maestri e professori insegnano tra il passaggio silenzioso di infermieri e medici. La "Scuola in Ospedale" del Policlinico di Milano non è solo un progetto educativo, ma un’esperienza umana profonda, di resistenza e speranza, in cui il diritto allo studio e quello alla salute si intrecciano in un abbraccio che cura.

 

Oltre l’istruzione: la scuola come ponte di normalità

Per i bambini e i ragazzi ricoverati, la malattia non è solo un evento clinico: è un cambiamento radicale, una frattura nella quotidianità. La "Scuola in Ospedale" diventa allora un ponte con il proprio percorso di crescita. Gli insegnanti, al fianco dei professionisti della salute, portano libri ed esercizi, ma anche routine e “normalità” in giornate che scorrono tra un’equazione e una cartina di geografia, nonostante le flebo, gli esami e le terapie.

 

Una scuola su misura per chi lotta

La "Scuola in Ospedale" del Policlinico, attiva in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Cavalieri di Milano, non riparte da zero, ma si integra nel percorso didattico di ogni alunno.

E non si basa solo su compiti e verifiche, ma si adatta al vissuto dei pazienti, modulando tempi e metodi di insegnamento nel rispetto dei bisogni cognitivi, emotivi e psicologici. Perché non c'è apprendimento senza benessere, e non c'è crescita senza cura.

 

La relazione che diventa cura

L'insegnamento è fatto di lezioni che spesso si trasformano in dialoghi. Può accadere che una lezione di storia diventi un racconto di resistenza umana, che un problema di geometria si sciolga in una chiacchierata sulle proprie paure o che un esercizio di inglese si trasformi in un sogno raccontato ad alta voce. In questo contesto, il sapere non è solo un diritto: è un antidoto contro l’isolamento e una forma di espressione terapeutica.

 

La scuola come atto di giustizia sociale

La "Scuola in Ospedale" non è solo un servizio educativo, ma un manifesto sociale, che ci ricorda che il sapere non è un lusso, né un’attività secondaria, ma una componente essenziale della vita di ogni persona. È un modo per dire ad ogni bambino o adolescente: "Tu conti, la tua crescita conta, il tuo futuro conta". Garantire l’istruzione significa offrire strumenti di crescita, dignità e futuro, riaffermando che nessuno deve essere lasciato indietro.

 

Una lezione per tutti

C'è qualcosa di visionario in queste lezioni tra le corsie: la capacità di restituire normalità dove sembra impossibile, di trasformare la fragilità in forza, di vedere nell'educazione non solo un obbligo, ma una forma di cura. Perché, in fondo, non si tratta solo di portare avanti il programma scolastico, ma di ricordarci che la conoscenza è sempre, e in qualsiasi circostanza, un atto di resistenza e di speranza. E che la scuola, a volte, può essere la migliore medicina.

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