Contatto “pelle a pelle”
Cosa s’intente per ‘contatto pelle a pelle’?
Per ‘contatto pelle a pelle’ s’intende un contatto diretto prolungato fra la pelle della mamma e la pelle del neonato che crea le condizioni ideali sia per favorire il loro legame sia per un buon avvio dell’allattamento. È un momento relazionale di straordinaria importanza che favorisce i riflessi innati del neonato, fra cui la ricerca del seno e la suzione. Inoltre, regola il battito cardiaco del piccolo, il suo respiro, assicura la giusta temperatura corporea e rende la sua glicemia più stabile. Per quanto riguarda la madre, la stimolazione tattile del neonato aumenta i suoi livelli di ossitocina, ormone che stimola sia l’emissione del latte sia la contrazione della muscolatura uterina con una riduzione del rischio di emorragia nel postpartum.
Il contatto pelle a pelle inizia immediatamente ed indipendentemente dal desiderio della madre di allattare oppure no. Il personale sanitario della sala parto, tranne casi particolari, rimanderà tutte le pratiche che potenzialmente possono disturbare questa procedura (rilevazione del peso, esecuzione della profilassi oftamica e della malattia emorragica) dopo la sua conclusione. Per quanto riguarda l’esecuzione del primo bagnetto, viene effettuato in sala parto solo qualora il neonato risulti visibilmente sporco di meconio o sangue materno di quantità tali da non poter essere rimossi con i telini.
Come si fa?
Dopo la nascita il neonato viene asciugato accuratamente con un delicato tamponamento della cute con teli caldi e asciutti, poi gli si copre il capo con il cappellino e la schiena con una copertina e viene messo a pancia in giù a contatto diretto con l’addome o il torace della madre che si trova in posizione semisdraiata con testa, collo, spalle, braccia ben sostenuti, senza vestiti che li separino. Si consiglia di vivere questo bel momento anche durante il rooming in e una volta tornati casa.
Quanto deve durare?
È bene che il contatto pelle a pelle duri ininterrottamente per almeno 60 minuti o comunque fino alla fine della prima poppata. L’avvio dell’allattamento è di solito una diretta conseguenza del contatto pelle a pelle ininterrotto che consente al neonato di “arrampicarsi” lentamente verso il seno, individuare l’areola ed iniziare a succhiare.
C’è qualche aspetto sulla sicurezza a cui bisogna prestare particolare attenzione?
Durante il contatto pelle a pelle è importante che il neonato sia saldamente sostenuto e che la sua testa sia in una posizione che tenga libere bocca e narici per consentire il libero passaggio dell’aria. Il personale sanitario controllerà che il suo respiro sia regolare, che la posizione del capo consenta alla bocca e naso di essere liberi, che il colorito cutaneo sia roseo e che la sua temperatura sia adeguata; verrà inoltre eseguito un monitoraggio della saturazione arteriosa di ossigeno e della frequenza cardiaca in caso di dubbi nell’osservazione clinica, come riportato nel volantino che vi verrà consegnato in sala parto.
Questa pratica dovrà essere posticipata in caso di madri o neonati in condizioni instabili dopo il parto e sarà avviato appena possibile. Per madri sonnolente o sotto l’influenza di anestetici o altri farmaci sarà necessaria una sorveglianza più stretta da parte del personale sanitario con il coinvolgimento del familiare presente. Per questioni di sicurezza, si consiglia di tenere il neonato nel proprio letto solo per l’allattamento per evitare di addormentarsi con lui. A questo proposito, durante la degenza nel nostro punto nascita, si raccomanda l’utilizzo del lettino co-sleeping secondo le istruzioni fornite.
Si può fare anche dopo taglio cesareo?
Il contatto pelle a pelle immediato e l’avvio precoce dell’allattamento sono praticabili anche dopo taglio cesareo con anestesia spinale o epidurale (locoregionale). Mentre, dopo un taglio cesareo con anestesia generale, il contatto pelle a pelle e l’avvio dell’allattamento possono iniziare solo quando la madre è sufficientemente vigile per tenere in braccio il neonato. Questa pratica dovrà essere posticipata in caso di madri o neonati in condizioni instabili dopo il parto o nel caso in cui non sia disponibile un’ostetrica che supporti la coppia mamma-neonato lungo tutta la sua durata. In tutti questi casi il contatto pelle a pelle sarà avviato appena possibile.
Si può fare anche se il neonato è prematuro o piccolo per età gestazionale?
Il contatto pelle a pelle è molto importante anche per i neonati prematuri, compresi quelli ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale. I vantaggi sono molteplici: migliora il loro sviluppo, favorisce l’avvio dell’allattamento riduce il loro stress e quello dei loro genitori; questa pratica è talmente importante da essere definita "marsupio-terapia". Può essere effettuata da quando il bambino raggiunge una sufficiente stabilità dal punto di vista clinico e la mamma o il papà sono sufficientemente tranquilli per farlo. Per quanto riguarda la durata non ci sono limiti di orario ma è importante che ci sia un tempo sufficientemente lungo da permettere al genitore e al bambino di rilassarsi e godersi fino in fondo questo momento così speciale.
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Aggiornato alle 15:19 del 07/03/2023