La prima poppata
Durante il contatto pelle a pelle, il bambino cerca il capezzolo e proverà a succhiare. In questa prima fase, si può posizionare la bocca e il naso del neonato di fronte al capezzolo, spremendo qualche goccia di latte, in modo che possa sentirne l’odore e il sapore e iniziare così le sue prime esperienze gustative.
Evita l’uso di tettarelle, di biberon o succhiotti: il loro utilizzo potrebbe interferire con l’avvio dell’allattamento al seno. Anche i paracapezzoli non andrebbero utilizzati perché possono ridurre la produzione di latte.
Montata lattea
Inizia di solito tra il secondo e il quarto giorno dopo parto. Possono comparire senso di tensione e aumentata sensibilità del seno, visibilità dei vasi sanguigni sulla cute ed ingrossamento del seno. In genere questi sintomi scompaiono dopo 24 ore.
Il colostro, o primo latte, è molto nutriente e ricco di fattori protettivi importanti per il bambino. Esso, infatti, contiene cellule del sistema immunitario fondamentali per contrastare virus e batteri, anticorpi per proteggere i neonati da allergie alimentari, respiratorie e cutanee, e alcuni zuccheri che favoriscono la crescita di una “buona” flora intestinale.
Nel giro di alcuni giorni, il colostro si trasforma in latte maturo, e più si allatta (o si estrae il latte) e più latte verrà prodotto.
Lo stimolo dell’allattamento (o dell’estrazione) attiva nel cervello il rilascio degli ormoni prolattina e ossitocina, che agendo sulla ghiandola mammaria, mantengono la produzione di latte.
Parto cesareo
Anche dopo il taglio cesareo l’allattamento al seno è consigliato. Appena sarà possibile il personale sanitario posizionerà il tuo bambino sul petto per il contatto pelle a pelle e ti sosterrà per far attaccare il neonato al seno e per sistemarvi in una posizione comoda.
Nei casi in cui il bambino non può attaccarsi al seno perché troppo piccolo o perché molto ammalato, oppure perché tu non puoi allattare, è importante iniziare a stimolare il seno entro 2-6 ore dal parto, praticare la spremitura manuale del seno nella prima-seconda giornata e utilizzare il tiralatte solo successivamente. L’estrazione del latte deve avvenire ogni 3-4 ore, anche durante la notte.
In Ospedale avrai a disposizione tiralatti elettrici. E in caso di necessità il tuo bambino verrà alimentato con latte artificiale più adatto alla sua crescita.
Vantaggi
Il latte materno è qualcosa di unico e speciale per il proprio bambino, e si modifica secondo le sue esigenze. I vantaggi sono molteplici, sia per la mamma che per il bambino.
Per la mamma
- Più rapida involuzione uterina e riduzione del rischio di emorragia post partum
- Riduzione del rischio di tumore al seno e alle ovaie
- Recupero del peso forma
Per il bambino
- Riduzione delle infezioni
- Riduzione dell’enterocolite necrotizzante (in particolare nei prematuri)
- Protezione verso l’intolleranza alle proteine del latte vaccino
- Protezione contro ipercolesterolemia: è ricco di colesterolo che riduce la produzione endogena
- Miglior sviluppo psicomotorio e intellettivo.
La poppata
L’allattamento è guidato dall’istinto del bambino: continua ad allattarlo finché si staccherà da solo dal seno. Dopo i primissimi giorni di vita non è normale che un neonato rimanga attaccato al seno per ore. Verifica i vari passaggi dell’attacco al seno e la posizione del bambino.
Segnali che l’attacco è corretto
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Non provi dolore durante la poppata
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Il mento del bambino è ben appoggiato alla mammella, il labbro inferiore è ben estroflesso e la bocca aperta prende anche parte dell’areola (parte scura intorno al capezzolo)
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Le guance sono arrotondate e osservi una suzione ritmica alternata a deglutizione con pause che si allungano con l’avanzare della poppata.
Scegli una posizione comoda per entrambi e controlla sempre di sostenere le spalle del bambino: non toccargli la nuca, perché ciò attiva un riflesso che lo fa staccare dal seno.
La capienza della mammella è diversa da donna a donna: ecco perché i bambini possono chiedere di essere allattati con una frequenza variabile. In linea generale, nelle 24 ore è importante che il neonato venga allattato dalle 8 alle 12 volte. Se il bambino dovesse mangiare meno di 8 volte al giorno, parlane con il personale sanitario. Nel tempo il bambino richiederà di essere allattato meno frequentemente.
Se senti il seno troppo pieno, può essere necessario svegliare il bambino per il pasto; se hai bisogno di staccarlo dal seno prima che abbia finito di poppare da solo, metti un dito nell’angolo della bocca, in modo da interrompere prima la suzione.
Una sola mammella?
Alcuni bambini vogliono poppare da tutte e due le mammelle a ogni pasto, soprattutto nelle prime settimane, e cambiare posizione durante la poppata. Quando il neonato fa una pausa dopo aver poppato dalla prima mammella, si può provare ad offrire la seconda. È sempre bene alternare le mammelle, proponendo quella da cui non ha mangiato o succhiato meno.
Può capitare che il bimbo dopo aver succhiato pianga non appena messo nel lettino: non è detto che sia indice di fame, potrebbe indicare desiderio di contatto o di succhiare per il piacere di farlo.
Avrò latte a sufficienza?
Per capire se il bambino sta mangiando a sufficienza controlla:
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- il numero di pannolini bagnati nelle 24 ore: almeno 6 pannolini ben bagnati al giorno ad allattamento ben avviato (5/6 giorni di vita del neonato)
- le scariche di feci: almeno 2 scariche al giorno. Le scariche si modificano rispetto a quelle dei primi giorni, diventando di color giallo oro.
L’aumento di peso è differente da bambino a bambino. Generalmente i bambini allattati al seno crescono molto velocemente nei primi mesi di vita e poi rallentano. A volte capita che una settimana il bambino non aumenti per poi recuperare la settimana dopo. Segni di inadeguata assunzione di latte materno sono l’aumento scarso di peso (nel primo trimestre meno di 125 grammi a settimana).
Verifica se l’attacco e la posizione al seno sono corretti, aumenta il numero delle poppate giornaliere, svegliando il bambino se necessario, e prima di aggiungere preparazioni artificiali parlane con il tuo pediatra.
Allattamento materno esclusivo
Il neonato allattato al seno non ha bisogno di liquidi supplementari, neanche in giornate molto calde. La dicitura ‘Allattamento materno esclusivo’ significa: dare al neonato solo il latte materno e niente altro, comprese tisane o acqua.
Allattamento a richiesta
Saper riconoscere i segnali di fame consente di attaccare al seno il bambino al momento giusto, quando è ancora tranquillo e pronto alla poppata.
Segni precoci di fame sono: la continua apertura e chiusura della bocca, il leccamento delle labbra, la rotazione della testa e portare le manine alla bocca.
Se il bambino inizia a piangere la lingua si trova in una posizione scorretta per un buon attacco al seno ed è quindi necessario calmarlo prima di attaccarlo al seno
Aggiornato alle 14:56 del 25/01/2024