News dal Mangiagalli Center

notizia
15/09 2023
Salute

Lo screening neonatale: cos’è, quali malattie riguarda e cosa accade se risulta positivo

— Lino Grossano, con la consulenza scientifica di Francesca Furlan e Francesca Menni, specialiste per lo screening neonatale della Pediatria - Pneumoinfettivologia

Alla nascita ogni bambino viene sottoposto allo screening neonatale: si tratta di una delle più importanti azioni di prevenzione messe in atto dal Sistema Sanitario Nazionale, con cui si è in grado di scoprire per tempo eventuali malattie genetiche rare. Scoprirle in anticipo significa, almeno per una parte di queste patologie, poter intervenire prima che si manifestino, limitando enormemente i danni che possono provocare e in alcuni casi addirittura annullandoli o evitando lunghi percorsi diagnostici.

   In Italia lo screening è obbligatorio dal 1992 per 3 patologie: fenilchetonuria, ipotiroidismo congenito e fibrosi cistica (per quest’ultima il Policlinico di Milano è un Centro di riferimento). Dal 2016 lo screening è stato allargato a circa 40 diverse patologie metaboliche, ed è noto come Screening Neonatale Esteso (SNE).  

   Le malattie metaboliche ereditarie (gli esperti le chiamano anche “errori congeniti del metabolismo”) sono una categoria di malattie genetiche rare causate dal funzionamento alterato di una specifica via metabolica. Questo significa che in molte di queste patologie c’è un enzima che manca o che funziona male, e questo determina l’accumulo di sostanze tossiche per l’organismo.

Come si svolge l'esame?

Lo screening è obbligatorio per legge, è gratuito ed è molto semplice. Consiste nel prelevare alcune gocce di sangue dal neonato attraverso la puntura del tallone. L'esame si esegue tra le 48 e le 72 ore dopo la nascita del bambino, quando è ancora in ospedale con la sua mamma: le gocce di sangue vengono depositate su un’apposita carta bibula (cartoncino di Guthrie) che permette l’analisi in laboratorio.

Conosceremo subito i risultati del test?

Gli esami sulle gocce di sangue sono complessi e hanno bisogno di diversi giorni di tempo per avere un risultato: quindi nel frattempo, se non ci sono problemi particolari, il bimbo e i suoi genitori possono tornare a casa. Se lo screening risulta negativo significa che non è stato rilevato nulla di anomalo, e non si riceverà alcun referto; in caso di una positività, invece, i genitori saranno ricontattati dall'Ospedale. E' importante precisare che, in questa fase, un test positivo non significa per forza che il bimbo abbia una malattia: significa invece che sono  necessari ulteriori approfondimenti (test del sangue, delle urine, eventuali esami genetici) per verificare i risultati dello screening. Nella maggior parte dei casi anche gli approfondimenti danno esito negativo, ma è importante farli per essere certi che sia tutto a posto.

Cosa succede se uno dei test risulta positivo per una patologia?

I genitori saranno ricontattati e il bimbo sarà preso in carico per seguire un percorso dedicato, con tempi e modi che dipendono dal tipo di patologia sospettata. Se la malattia richiede un intervento immediato il bambino sarà inviato tempestivamente al Centro Clinico di riferimento per quella patologia, dove si procederà alla conferma del sospetto diagnostico e al conseguente trattamento. Al Policlinico di Milano è attiva la Neonatologia e Terapia intensiva neonatale più grande d'Italia e tra le prime quattro più importanti d'Europa; nella sua Pediatria - Pneumoinfettivologia è presente un Centro di riferimento per lo screening neonatale metabolico allargato (uno dei 3 presenti in Lombardia), ed è anche il primo riferimento per oltre 330 malattie rare. Non ultimo, il Policlinico di Milano è la struttura italiana con il maggior numero di riconoscimenti ERN (European Reference Network), collocandosi quindi come punto di riferimento scientifico ai massimi livelli europei per le patologie rare. L'alta specializzazione dei medici e dei ricercatori, ma anche l'approccio multidisciplinare degli specialisti, permette ad ogni famiglia di trovare nel Policlinico il percorso giusto, su misura per il loro bisogno.

Cosa accadrà nel prossimo futuro?

L’elenco delle patologie incluse nello screening è in continua evoluzione. Il Ministero della Salute ha istituito un gruppo di lavoro per lo Screening Neonatale formato da medici, rappresentanti delle Istituzioni e dalle associazioni dei pazienti per verificare e aggiornare continuamente il pannello dei test inclusi e si sta considerando di inserire altre patologie metaboliche, tra cui le malattie lisosomiali, le malattie neurodegenerative e alcune immunodeficienze.

Dal 15 settembre in Regione Lombardia (quindi anche in Clinica Mangiagalli) è stato introdotto nello screening anche l'esame per l'Atrofia Muscolare Spinale (SMA).