Patologie della vulva
Le patologie della vulva rappresentano uno dei motivi più frequenti per cui le pazienti si sottopongono ad una visita specialistica ginecologica.
Nonostante l’ampia diffusione del Lichen scleroso-vulvare, le cause di questa malattia sono ancora incerte. Al Policlinico di Milano è presente un programma di Gineco-plastica rigenerativa per la cura di questa patologia che colpisce anche le bambine.
Ne abbiamo parlato con la ginecologa Veronica Boero e il chirurgo plastico Massimiliano Brambilla, medici al Mangiagalli Center del nostro ospedale.
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Quando parliamo di vulvodinia, ci riferiamo ad un dolore cronico alla zona vulvare di una durata di almeno di tre mesi, senza alcuna causa apparente. Queste possono infatti associarsi a diversi fattori: genetici, infiammatori, ormonali, neurologici, psicosociali e così via. La vulvodinia deve essere distinta dal dolore vulvare. Quest’ultimo infatti viene sempre causato da una patologia specifica (tumore, trauma ecc.). Non è così per la vulvodinia che, vista l’assenza di una causa identificabile, viene dunque classificata in base a dove nasce, alle sue caratteristiche ed al suo svilupparsi nel tempo.
La diagnosi non è semplice ma al Policlinico c'è una squadra composta da tre specialiste diverse: una ginecologa, un’ostetrica e una psicologa.
In questo team multidisciplinare è presente Veronica Boero, ginecologa al Policlinico di Milano, che ci ha spiegato cos’è la vulvodinia e come affrontarla
L'atrofia vulvo-vaginale è una patologia “silenziosa” che colpisce una donna su due.
Si tratta di una condizione cronica che tende a peggiorare nel tempo. Si caratterizza per l’assottigliamento della mucosa vaginale, con conseguente riduzione della vascolarizzazione, dell’elasticità e del grado di idratazione. Inoltre, si contraddistingue per un aumento del pH vaginale associato ad una riduzione dei lactobacilli, batteri buoni che proteggono la flora delle mucose vaginali.
Ne abbiamo parlato con Chiara Dell’Utri e Paola Pifarotti, ginecologhe alla Clinica Mangiagalli del Policlinico
Il tumore della vulva è raro e rappresenta circa il 5% delle neoplasie al tratto genitale femminile. L’età media al momento della diagnosi è di 70 anni; un dato importante, perché le donne vivono sempre più a lungo e ciò porterà questo tumore a diventare forse più frequente. Raro, in ogni caso, non significa che lo si possa ignorare o trascurare: per questo ne abbiamo parlato con Giovanna Scarfone, referente per i tumori ginecologici e in gravidanza alla Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano.
Aggiornato alle 16:26 del 06/12/2022