La nuova Ca’ Granda va online
— di Lino Grossano
La “Ca’ Granda” va online. Era una rivista gloriosa, fondata tanti anni fa da Franca Chiappa, purtroppo con un impatto culturale e scientifico progressivamente in discesa. Erano state sospese le pubblicazioni per la sproporzione con i costi. Ma dopo che alla Fondazione dell’Ospedale Maggiore Policlinico è stato riattribuito il suo nome proprio, “Ca’ Granda”, la rivista è stata ripresa, rispolverata e aggiornata. E’ venuta fuori non solo bella e leggibile, tra l’altro con foto affascinanti; ma anche con una piccola parte scientifica, volutamente limitata e adattata al grande pubblico, dato che gli scienziati in genere leggono altro, più specifico per il loro lavoro.
Adesso la Ca’ Granda va online e un po’ mi spiace, soprattutto perché non si può dare alle persone che si incontrano, che è il mezzo più semplice di comunicazione. “Puoi leggerla online”, sembra così freddo e poi magari uno si dimentica. Mi dicono però che su internet le notizie non finiscono mai perché sono sempre accessibili, che l’informazione è più rapida e diffusibile. Mi hanno convinto, soprattutto dimostrandomi l’efficacia, attraverso la quale il nostro Ufficio Stampa usa il mezzo telematico. In effetti, la ragione iniziale del passaggio online della rivista erano i costi, ma adesso non più. La rivista entra in un sistema di comunicazione online, che usa anche Youtube, con risultati sorprendenti – oltre 6000 visite in poche settimane.
Vogliamo descrivere e far vedere che cosa è la nostra Fondazione, nei suoi aspetti sanitari (è un grande e prestigioso ospedale) ma anche storici e culturali: è un patrimonio inestimabile per tutto il mondo. Da questo punto di vista meriterebbe un museo. La Ca’ Granda online sarà l’inizio del museo e un suggerimento a consultare il sito dell’Ospedale Maggiore; a conoscere e, per quel che possibile, a visitare le sue memorie, fatte di opere d’arte, di generosità dei benefattori, di acume e dedizione dei ricercatori. Per quel che riguarda la parte sanitaria, daremo notizia delle attività, dei loro numeri e della qualità, delle scoperte e delle pubblicazioni più significative.
Invitiamo a partecipare. Fare un periodico, di carta oppure online, non è facile. Richiede assiduità nell’impegno e attenzione a una realtà che non è solo il proprio particolare. Abbiamo una piccola redazione, che agirà con tanta più lena e costanza, quanto più stimolata da domande critiche e contributi. La comunicazione funziona, infatti, quando è un dialogo e non un soliloquio.
La prima mossa tocca comunque a noi. Appunto, oggi cominciamo!
Giancarlo Cesana
Presidente
Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico