La grande sfida di un nuovo ospedale al centro di Milano
— di Redazione
La decisione di riqualificare l’area del Policlinico nasce nel 2004, con l’integrazione dell’Accordo di programma del 2000 stipulato dallo stesso Ospedale Maggiore con l’Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento, il Ministero della Salute, la Regione Lombardia e il Comune di Milano. Il progetto prevede la costruzione di una struttura moderna di nuova concezione: non più un arcipelago di padiglioni, come è oggi la struttura della Fondazione, ma un organismo unitario profondamente integrato con il tessuto urbano circostante. Il paziente sarà il vero centro di tutte le discipline mediche e chirurgiche che opereranno secondo un approccio integrato e non più per specialità separate.
La nuova struttura sorgerà nella stessa area che oggi ospita il Policlinico, tra le vie Francesco Sforza, San Barnaba, Commenda e Lamarmora. I lavori prevedono diverse fasi, per poter gestire le attività sanitarie senza interromperle. Tra i primi interventi, nel 2006 è stato abbattuto e ricostruito il padiglione Monteggia, consegnato nel 2009. Oggi ospita il dipartimento di Neuroscienze e Organi di Senso. Nel 2008 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare, al posto del vecchio padiglione Invernizzi, anch’esso abbattuto. Oggi l’INGM è in fase di ultimazione, e nel 2013 ospiterà laboratori di ricerca e banche biologiche di sangue e tessuti. E’ in corso, inoltre, la realizzazione del nuovo edificio che ospiterà il Dipartimento di Emergenza-Urgenza: la struttura sarà collegata all’attuale Pronto Soccorso e, tramite percorsi sotterranei, anche agli altri padiglioni. Per far spazio ai nuovi edifici, è previsto l’abbattimento di diversi altri padiglioni, situati al centro dell’area ospedaliera (Ponti, Beretta Est ed Ovest, Moneta, Guardia II, Aula Borghi, Officine), le cui strutture non sono più adatte agli standard di oggi. Al loro posto sorgeranno due grandi blocchi collegati tra loro da una piattaforma di servizi. All’interno saranno privilegiati spazi aperti per favorire il confronto costante tra i diversi specialisti al fine di garantire la migliore assistenza. Il malato sarà al centro del percorso di diagnosi e cura, che si integreranno con altre funzioni peculiari della Fondazione, quali didattica e ricerca. L’ospedale sarà fortemente integrato con la città grazie alla piattaforma centrale, una galleria coperta accessibile a tutti, completa di servizi commerciali e passaggi pedonali.
I lavori per il grande cantiere centrale stanno prendendo il via. Sarà una sfida impegnativa, ma darà a Milano un punto di riferimento moderno e all’avanguardia per la cura, l’assistenza e la ricerca scientifica, nello spirito che, nei secoli, ha reso la Ca’ Granda luogo di accoglienza e di cura di fama internazionale.