Costruzione del nuovo Policlinico: si esplora un progetto sociale esteso anche alla casa
— di Lino Grossano
Il CdA ha verificato l’impossibilità di sostenere il pagamento della rata annua di un mutuo delle dimensioni sopra riportate. E’ rimasta, pertanto, come unica via quella di studiare la possibilità di valorizzare le risorse dell’ingente patrimonio disponibile. A tale scopo l’attuale amministrazione ha deliberato di ricorrere a un test di mercato, in collaborazione con Finlombarda, per verificare delle ipotesi attuative più efficaci. Il test di mercato ha permesso di rilevare che diversi modelli possibili di operazione finanziaria hanno un livello di fattibilità elevato. Tra questi, il CdA ha individuato nella costituzione di un fondo di social housing la migliore ipotesi in grado di garantire anche la tutela degli attuali inquilini, soprattutto quelli con le condizioni socio economiche più fragili. E’ancora prematuro però sapere quali e quanti immobili il Policlinico sceglierà di interessare nell’operazione.
I fondi di social housing già avviati da altri enti hanno potuto contare su un finanziamento di investitori istituzionali, come fondazioni bancarie e Cassa Depositi e Prestiti. Un fondo di social housing si inserisce, per far fronte all’attuale esigenza abitativa, nelle iniziative di Regione e Comune oggi in atto con il nome di Patto Casa. Il Cda ha dato quindi mandato alla direzione strategica di verificare la fattibilità dell’opzione “fondo social housing”.