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03/12 2012
Salute

Al via i lavori per abbattere i vecchi padiglioni: faranno spazio al nuovo Policlinico

— di Lino Grossano

Sono iniziati oggi i lavori di demolizione di alcuni vecchi padiglioni dell’Ospedale, per fare spazio al nuovo Policlinico.
Ogni aspetto dei lavori è stato attentamente studiato per evitare il più possibile disagi ai cittadini e ai pazienti, ma anche per rispettare l’ambiente. Il 97% dei materiali di scarto infatti verrà recuperato, ed elementi come plastica, alluminio e legno saranno riciclati. Il materiale inerte ricavato dalla muratura dei padiglioni, invece, sarà riutilizzato nell’edilizia, ad esempio nel sottofondo stradale.
E’ l’inizio di un’impresa, di una grande impresa – commenta il presidente della Fondazione Ca’ Granda, Giancarlo Cesana – che ci coinvolge tutti, sia come cittadini sia come amministratori responsabili, in quanto l’Ospedale Maggiore rappresenta in modo peculiare la preoccupazione che Milano ha sempre avuto di assistere i malati e i bisognosi. Che Dio assista noi“.

La prima “pinzata” che inizia a demolire il padiglione Ponti

I lavori sono partiti dal padiglione Ponti, e interesseranno anche il Moneta, il Beretta Est e il Beretta Ovest. Un lavoro immane, sia per le dimensioni dell’opera sia perché manterrà inalterati tutti i servizi di assistenza e cura ai cittadini, nessuno escluso. L’area interessata dai lavori è di 15 mila metri quadri, pari a circa un quarto dell’intera estensione del Policlinico. Gli automezzi del cantiere hanno un ingresso separato, che non intaccherà la viabilità esterna all’ospedale. I disagi agli utenti saranno in ogni caso ridotti al minimo.

Alcuni dei padiglioni che verranno abbattuti: sulla sinistra il retro del Ponti, sulla destra il Beretta Est e il Beretta Ovest

L’abbattimento dei vecchi edifici è stato studiato per tutelare al massimo la salute dei cittadini e delle persone ricoverate. Vibrazioni ridotte al minimo, accorgimenti per evitare la dispersione delle polveri, e rumorosità limitata (grazie anche alla relativa lontananza dai reparti di degenza). In caso di particolari interventi in sala operatoria, i lavori di scavo e costruzione verranno temporaneamente sospesi per non disturbare il delicato lavoro dei chirurghi. Ogni aspetto è attentamente monitorato dalla Clinica del Lavoro, che certificherà la sicurezza e la salubrità dell’area.

Mentre la gru “pinza” l’edificio, viene spruzzata acqua per evitare la dispersione delle polveri. Ogni operazione è “schermata” da un paravento in PVC

Gli scavi sono supervisionati da un esperto dei Beni Culturali, anche se le analisi preliminari hanno escluso da questa zona la possibilità di trovare resti antichi, come invece accaduto in altre aree del Policlinico. Diversi alberi saranno protetti e ritrapiantati nel Nuovo Ospedale, grazie ad un consulto con un esperto agronomo.

Infine, in questo video potete vedere i primi istanti dell’inizio delle demolizioni sul padiglione Ponti.