11/12 2012
Attualità

Sensibilità al glutine e celiachia non sono la stessa cosa

— di Lino Grossano

Tutti hanno sentito parlare almeno una volta di celiachia. Pochi però sanno (persino chi ne soffre!) che la celiachia viene spesso confusa con un’altra condizione solo apparentemente simile: la sensibilità al glutine (in inglese gluten sensitivity). E distingere le due cose è fondamentale, come spiega Luca Elli, responsabile del Centro per Prevenzione e Diagnosi della malattia Celiaca della Fondazione Ca’ Granda.

Dottor Elli, come mai si sente parlare sempre più spesso di questa gluten sensitivity?
In effetti si è assistito ad una enorme attenzione mediatica nei confronti della cosiddetta sensibilità al glutine”. Ciò sembra essere dovuto a diversi fattori. Il primo è clinico e riguarda la presenza di pazienti che hanno sintomi di carattere prevalentemente gastrointestinale, solitamente lievi ed estremamente a-specifici: queste persone traggono beneficio dall’esclusione del glutine dalla dieta. Oltre a ciò vi è anche una forte spinta dell’industria del gluten free che vede in questo nuovo disordine un ampliamento dei loro mercati.

Essere sensibili al glutine significa essere celiaci?

No, celiachia e sensibilità al glutine sono due entità totalmente diverse. La prima è una malattia autoimmune con dei marcatori sierologici ed un danno rilevabile alla mucosa del duodeno, molto specifici; la seconda è un insieme di sintomi che si risolvono con l’esclusione del glutine dalla dieta senza che vi siano delle lesioni ai tessuti, o senza che si siano sviluppati degli auto-anticorpi come accade nelle malattie autoimmuni.

Esiste un modo per diagnosticare questa sensibilità al glutine? Quali sono le cause di questa sensibilità?

Attualmente l’unico modo per diagnosticare una sensibilità al glutine è escludere tutte le altre patologie correlate ad esso, ossia celiachia ed allergie. La sensibilità al glutine non riconosce ad oggi un marker sierologico, (ovvero, non c’è un parametro da analizzare nel sangue che, se presente, conferma la malattia) ed è quindi una pura diagnosi ad esclusione. Per quanto riguarda le cause di questo disturbo, sono fondamentalmente ignote; sembano avere un ruolo la citotossicità diretta del glutine, ovvero la sua capacità di “intossicare” le cellule, così come un’alterazione della immunità innata e della barriera intestinale.

Essere celiaci o sensibili al glutine però non vuol dire per forza privarsi dei piaceri della buona tavola. Vero?
Assolutamente no. la dieta priva di glutine non comporta una privazione della “buona cucina”. Numerose sono le ricette che possono essere cucinate senza glutine, come ci stanno insegnando numerosi chef e ristoranti che propongono appunto veri e propri “menu senza glutine”.
In quest’ottica, così come per migliorare la qualità della vita dei pazienti, il nostro Centro per Prevenzione e Diagnosi della malattia Celiaca assieme a “il Giorno Bistrot” organizza degli incontri scientifico/culinari per approfondire tali tematiche e rispondere alle domande dei pazienti.

Il prossimo incontro sarà l’11 dicembre 2012, a partire dalle 18.00. Maggiori informazioni sono disponibili scaricando la locandina dell’iniziativa.