Rettifica di un articolo apparso il 19 novembre 2014 su La Repubblica
— di Lino Grossano
Segue la lettera, firmata dal Presidente e dal Direttore Generale della Fondazione Ca’ Granda, inviata al quotidiano La Repubblica con la richiesta di rettifica per un articolo pubblicato in data 19 novembre 2014.
Gentili tutti,
in merito all’articolo comparso oggi sulle pagine milanesi de la Repubblica, dal titolo “Scandalo affitti al Policlinico case di pregio a prezzi stracciati”, innanzitutto precisiamo che non c’è nessuno scandalo, perché il problema del patrimonio della Fondazione IRCCS è noto da anni. Come da anni è noto che l’attuale CdA lo sta affrontando. E anche comunicando: nel 2011 la Fondazione ha avviato la cosiddetta operazione trasparenza, mettendo a disposizione tutti i dati; e dal 2012 ad oggi, risultano “solo” 15 comunicati stampa sull’argomento e 16 rispettivi articoli pubblicati nel vostro giornale.
Inoltre, i dati da voi riportati sono sbagliati, come verificabile dai dati pubblicati sul sito del Policlinico (www.policlinico.mi.it) in occasione della gara per l’SGR. Di seguito, riportiamo i corretti valori per le unità immobiliari citate nell’articolo. Sono tutti contratti, a parte uno, con data di decorrenza antecedente all’attuale amministrazione.
Le abitazioni di proprietà della Fondazione sono concesse in affitto mediante due tipologie di contratto, quello con “canone concordato” e quello con “canone libero”.
Il canone dei contratti a canale concordato è fissato dalle organizzazioni sindacali di categoria e formalizzato nei Patti Territoriali: prevede un valore fisso a mq, in base all’ubicazione e alle caratteristiche dell’abitazione. Tale tipologia di contratto è stata scelta dall’ente nel 1998, dopo la liberalizzazione dei canoni, per rinnovare i contratti esistenti a equo canone (poi patti in deroga).
Il canone dei contratti a canale libero è stato fissato tramite bando pubblico con base d’asta definita dalla valutazione dell’Agenzia dell’Entrate, il cui valore veniva talvolta decurtato dei costi di ristrutturazione necessari all’agibilità dell’abitazione, calcolati secondo apposito capitolato parte integrante del bando.
In media il canone dei contrati a canale libero dei fabbricati di proprietà dell’ente in centro a Milano è pari a € 151 al mq, a cui vanno aggiunti i lavori di ristrutturazione, a fronte di un valore di mercato a mq. minimo di € 99 e massimo di € 148 (elaborazione su dati TeMA – Camera di Commercio di Milano del I° semestre 2014). Infatti, di recente la Fondazione ha continuamente ricevuto richieste de conduttori di riduzione del canone di tali fabbricati, considerate le mutate condizioni di mercato.
Via Guerrazzi, 9 – Immobile 223 mq – contratto a canone Libero
Data di decorrenza: 2009
Canone base d’asta: € 1.683 più lavori obbligatori per € 32.000,
Canone Aggiudicazione: € 2.733
Canone ultimo corrisposto (aggiornamento istat): € 3.009 (Canone riportato nell’articolo: € 2.750)
Canone di mercato calcolato su rilevazioni TeMa: min. 1.858 – max 2.602
Si evidenzia che il canone è superiore all’attuale valore di mercato
Via Guerrazzi, 9 – Immobile 192 mq – contratto a Canone Concordato
Data inizio contratto: 2009
Canone ultimo corrisposto: € 2.044 (Canone riportato nell’articolo: € 1.000)
Canone di mercato calcolato su rilevazioni TeMa: min. 1.600 – max 2.240
Si evidenzia che il canone, pur essendo concordato, è in media con l’attuale valore di mercato
Via Canova, 2 – Immobile 200 mq – contratto a Canone Concordato
Data inizio contratto: 2009
Canone ultimo corrisposto: € 1.606 (Canone riportato nell’articolo: € 1.000)
Canone di mercato calcolato su rilevazioni TeMa: min. 1.667 – max 2.333
Si evidenzia che il canone, pur essendo concordato, è in linea con il valore minimo di mercato
Via Canova, 2 – Immobile 125 mq – contratto a Canone Concordato
Data inizio contratto: 2005
Canone ultimo corrisposto: € 1.204 (Canone riportato nell’articolo: € 1.300)
Canone di mercato calcolato su rilevazioni TeMa: min. 1.042 – max 1.458
Si evidenzia che il canone, pur essendo concordato, è in media con l’attuale valore di mercato
E’ peraltro in corso una causa legale per sfratto
Via Leopardi, 20 – Immobile 100 mq – contratto a Canale Libero (uso ufficio)
Data inizio contratto: 2005
Canone ultimo corrisposto: € 1.333 (Canone riportato nell’articolo: € 1.250)
Canone di mercato calcolato su rilevazioni TeMa: min. 667 – max 1.125
Si evidenzia che il canone è superiore all’attuale valore di mercato
Via Leopardi, 20 – Immobile 152 mq – contratto a Canone Concordato
Data inizio contratto: 2009
Canone ultimo corrisposto: € 1.156 (Canone riportato nell’articolo: meno di € 1.000)
Canone di mercato calcolato su rilevazioni TeMa: min. 1.267 – max 1.773
Si evidenzia che il canone, pur essendo concordato, è in linea al valore minimo di mercato
Via Sciesa, 18 – Immobile 80mq – contratto a Canone Concordato
Data inizio contratto: 2012
Canone ultimo corrisposto: € 437 (Canone riportato nell’articolo: € 359)
Canone di mercato calcolato su rilevazioni TeMa: min. 400 – max 567
Si evidenzia che il canone, pur essendo concordato, è in media con il valore di mercato
Via Menotti, 16 – Immobile 80mq
Non risulta alcun immobile con un canone annuo di c.a. €. 148. L’unico immobile individuato per analogia risulta avere un contratto cessato in data 31/1/2010. Probabilmente il dato assunto corrisponde al solo mese di gennaio rapportato erroneamente all’intero anno.
Un cordiale saluto,
Giancarlo Cesana Luigi Macchi
(Presidente) (Direttore Generale)
Milano, 20 novembre 2014.