Nuovo Policlinico, firmato l’Atto che dà il via alla fase finale
— di Lino Grossano
Firmato il secondo atto integrativo che prevede entro i prossimi 8 anni il completamento delle opere di riqualificazione dell’intera area ospedaliera, la ridefinizione degli spazi assistenziali e di quelli per la didattica e la ricerca. Con l’allargamento della collaborazione all’Università Statale, che entra per la prima volta nell’accordo di programma, si apre la strada alla nascita nel centro di Milano di un nuovo campus medico e universitario.
E’ stato firmato oggi il secondo Atto Integrativo all’Accordo di Programma per la riorganizzazione funzionale della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Policlinico di Milano. Il documento, siglato da Ministero della Salute, Regione Lombardia, Comune di Milano, Policlinico e, per la prima volta, dall’Università Statale di Milano, è finalizzato a completare la realizzazione del Nuovo Ospedale, la cui grande sfida è quella di sostituire con una struttura nuova, moderna ed efficiente la vecchia disposizione a padiglioni, il tutto senza intaccare l’attività sanitaria quotidiana.
Questo nuovo Atto Integrativo ha lo scopo di permettere il completamento degli interventi di riqualificazione strutturale e di riorganizzazione funzionale già previsti dall’Accordo di Programma del 2000, adeguandone i contenuti ai cambiamenti avvenuti negli ultimi anni: ad esempio il contesto epidemiologico, la programmazione sanitaria regionale e nazionale, gli standard nelle terapie e nelle cure, e l’aumentata centralità del collegamento tra clinica, ricerca e alta formazione.
L’ingresso dell’Università Statale nell’Accordo di Programma, con la previsione contenuta nell’accordo di nuovi spazi per i laboratori e la didattica, apre la strada alla nascita nel centro di Milano di un nuovo campus medico e universitario che unirà il Policlinico – primo e storico polo per la formazione medica della Statale – all’antica Ca’ Granda, sede delle facoltà umanistiche dell’Ateneo. Ipotesi significativa di questo progetto è quella di condividere con l’Università Statale gli spazi di via Pace per adibirli a laboratori, didattica e housing, in vista del miglioramento delle strutture e della logistica a disposizione della formazione di studenti e specializzandi di Medicina.
L’Ospedale Maggiore Policlinico è nato nel 1456, e per oltre cinque secoli la sua attività sanitaria si è svolta nell’edificio tra via Festa del Perdono e via Francesco Sforza, dove oggi è ospitata l’Università Statale. Nel 1875 i suoi amministratori cominciarono a progettare e a realizzare una struttura a padiglioni, la più avanzata secondo gli standard dell’epoca, negli spazi tra via Sforza e via Pace, dove l’Ospedale si trova tuttora. Oggi però questa frammentazione comporta diversi problemi: ad esempio la difficoltà di condividere personale e attrezzature tra un reparto e l’altro, o il problema del trasporto di un malato all’interno delle diverse aree. Per questo il Nuovo Ospedale sarà una struttura monoblocco, con servizi e funzioni totalmente integrati con i padiglioni esistenti. Un’opera non facile, sia perché il Policlinico è l’ospedale più grande e complesso nel cuore di Milano, sia perché è necessario procedere con i lavori senza alcuna interruzione dell’assistenza sanitaria e della ricerca scientifica, minimizzando il più possibile i disagi per i pazienti.
Il percorso per ammodernare il Policlinico è cominciato nel 2000, quando è stato siglato uno specifico Accordo di Programma (aggiornato poi nel dicembre 2004) tra Ministero della Salute, Regione Lombardia, Comune di Milano, Policlinico e Istituti Clinici di Perfezionamento (Icp). Nel 2007 è stato bandito un concorso per realizzare la nuova struttura, poi aggiudicato dalla Associazione Temporanea d’Imprese (ATI) guidata da Techint S.p.A.. Nel settembre 2008 è iniziata la progettazione preliminare, consegnata nel giugno 2009, per arrivare nel 2010 al progetto definitivo. Tra il 2010 e il 2011 si sono svolte le procedure per le necessarie autorizzazioni, le gare di appalto per la demolizione delle vecchie strutture e la costruzione di quelle nuove, e la progettazione esecutiva del Nuovo Ospedale. Successivamente sono state avviate le demolizioni di alcuni vecchi Padiglioni e le operazioni di bonifica necessarie alla nuova costruzione; si è completata la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso, si sono effettuati diversi lavori di restauro e ammodernamento sui Padiglioni restanti, ed è stato costruito il nuovo Padiglione Invernizzi – Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (INGM). Il Policlinico ha inoltre istituito un Fondo di Social Housing per valorizzare il proprio patrimonio immobiliare, dal quale ricavare i fondi per auto-finanziare la nuova struttura.
Nel dettaglio, Il costo stimato per la realizzazione del Nuovo Ospedale è di 266 milioni di euro. Di questi, 36 milioni provengono da un finanziamento da parte del Ministero della Salute, e 30 milioni di euro dalla Regione Lombardia come contributo straordinario per la realizzazione dell’opera. I restanti 200 milioni provengono invece dal Fondo di Social Housing dello stesso Ospedale: attualmente sono stati recuperati 105 milioni di euro grazie alla vendita di quote del Fondo a Cassa Depositi e Prestiti; i restanti 95 milioni saranno recuperati dalla progressiva valorizzazione del patrimonio immobiliare.
Il progetto del monoblocco prevede la realizzazione di due Poli: quello medico, che conterrà le specialità di area medica, dei laboratori centralizzati per l’intero ospedale e l’area ambulatoriale; e quello materno-infantile, che disporrà dell’area pediatrica, di quella ostetrico-ginecologica, e di un’area ambulatoriale e diagnostica dedicata. Gli interventi previsti, secondo quanto concordato nel nuovo Atto Integrativo, dovranno essere completati entro 8 anni.