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29/08 2016
Salute

Diagnosi a ‘cento occhi’ contro i tumori della pelle

— di Lino Grossano

Un nuovo apparecchio ‘dai cento occhi’ per lo screening del melanoma, il più diffuso tumore della pelle, ma anche per scovare lesioni tumorali particolarmente difficili o per fare diagnosi su pazienti più a rischio. Lo strumento è appena stato donato all’Unità Operativa Complessa di Dermatologia della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano: la donazione è stata resa possibile grazie a un benefattore che è voluto restare anonimo, e al Gruppo Italiano per la lotta alla sclerodermia (GILS) che da anni è impegnato al Policlinico nell’aiuto ai pazienti.

Quello che segue è un articolo a cura dell’Unità Operativa Complessa di Dermatologia, che racconta la donazione e il nuovo strumento.

DALLA MITOLOGIA ALLO SCREENING DEI TUMORI DELLA PELLE: ARGO, GIGANTE DAI CENTO OCCHI

La mitologia greca narra che Zeus si innamorò della ninfa Io, ma la moglie Era iniziò a sospettare il tradimento. Zeus per non farsi scoprire tramutò la ninfa in una giovenca. Era, tuttora sospettosa, riuscì a farsi regalare l’animale e lo pose sotto la sorveglianza del gigante Argo.

Argo, grazie ai suoi cento occhi, riusciva a non dormire mai, chiudendone, per riposare, solo due per volta. Zeus, dispiaciuto per la ninfa prigioniera, incaricò il dio Ermes di liberarla. Ermes andò quindi da Argo e suonando una soave melodia, iniziò a raccontare una storia fino a quando il gigante si addormentò completamente, chiudendo tutti e cento gli occhi. Ermes potè così ucciderlo, liberando la ninfa Io. La dea Era, addolorata per la morte di Argo, prese gli occhi dalla testa di Argo e li distribuì sulle piume dei pavoni, animali a lei sacri.

Argo, un aiuto in più contro i tumori della pelle

Ci siamo ispirati al mito di Argo, narrato dalle Metamorfosi di Ovidio, per “battezzare” il nostro nuovo aiutante nella diagnosi precoce dei tumori cutanei. Dal mese di settembre 2016, infatti, grazie ad una donazione anonima effettuata al GILS (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia), l’UOC Dermatologia della Fondazione si doterà di un videodermatoscopio.

Tale apparecchio, mediante la funzione “body mapping”, riesce a scansionare l’intera superficie corporea e automaticamente segnala eventuali modifiche, come ad esempio nuovi nevi, alle visite successive. Inoltre è dotato di un videodermatoscopio digitale che permette di analizzare le lesioni cutanee, ingrandendole fino a 70 volte ad elevata risoluzione.

Il nostro Argo, apparecchio gigante dai cento occhi, ci aiuterà nello screening del melanoma e degli altri tumori della pelle nei pazienti con lesioni particolarmente difficili oppure nei soggetti maggiormente a rischio. Tra questi pazienti rientrano:

        soggetti con elevato numero di nevi melanocitari

        soggetti con nevi atipici

        soggetti con familiarità per melanoma

        pazienti affetti da patologie autoimmuni croniche e che pertanto necessitano di terapie immunosoppressive steroidee e non cortisoniche a lungo termine. In questi pazienti il rischio di melanoma o di altre neoplasie cutanee è più elevato e pertanto la diagnosi precoce di tali lesioni è fondamentale.