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28/09 2017
Cultura

‘FEDELI alla Ca’ Granda’, un intreccio tra musica e storia al Policlinico di Milano

— di Redazione

Un ciclo di concerti gratuiti per celebrare l’arte e la musica: così la Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano ha voluto portare alla luce, ancora una volta, l’immenso patrimonio artistico collezionato nei suoi 6 secoli di storia. In queste serate-concerto, che inizieranno dal 5 ottobre, il Maestro Matteo Fedeli suonerà il suo violino in collaborazione con l’Associazione “Solo d’Archi ensamble” e farà da cornice all’esposizione di un ritratto sempre nuovo, che raffigura un benefattore del Policlinico immortalato mentre si cimenta con la musica. La storia di ciascun quadro, e quella del pittore che lo ha realizzato, verranno illustrate all’inizio di ogni incontro da Paolo Galimberti, responsabile dei Beni Culturali della Fondazione.

  Il Policlinico affonda le sue radici nell’antico Ospedale Maggiore, realizzato nel 1456 dal duca Francesco Sforza. Nei suoi 6 secoli di Storia ha raccolto e custodito un patrimonio artistico sterminato, tra cui ci sono opere di Giovanni Segantini, Francesco Hayez e del Pitocchetto. Un patrimonio che finora pochissimi hanno potuto apprezzare, e che torna visitabile dal pubblico con alcune opere selezionate, grazie a questa nuova iniziativa resa possibile dalla generosa collaborazione del Maestro Fedeli.

  Tra i benefattori della Ca’ Granda figurano cantanti (come Emma Vecla, una delle più celebri attrici e cantanti di operetta dell’inizio del Novecento), suonatori d’arpa (come Emilia e Valentina Verri, madre e figlia, ottime arpiste che spesso si esibivano con il marito/padre Giuseppe Magrini, violoncellista), virtuosi di pianoforte (come Giovanni Cicogna Mozzoni, pianista pregevole e fecondo compositore di liriche e brani di musica da camera, Presidente del Teatro alla Scala per molti anni) e grandi uomini appartenenti al mondo della musica, come Carlo Gatti, insegnante e compositore, storico e critico musicale, che divenne famoso per una ben documentata biografia di Giuseppe Verdi pubblicata nel 1931, e che fu Soprintendente del Teatro alla Scala dal 1942 al 1944.

  “Sono molto orgoglioso di questo nuovo ciclo di incontri che abbiamo organizzato per valorizzare la nostra Ca’ Granda – spiega Marco Giachetti, Presidente della Fondazione Ca’ Granda Policlinico – questa volta la musica è protagonista, e sono molto onorato dell’attenzione che il Maestro Fedeli ci ha voluto dedicare ancora una volta. La Ca’ Granda deve diventare sempre più un luogo aperto al pubblico, e in questo mandato mi sto impegnando in prima persona perché questo accada. I nostri tesori nascosti, come il bellissimo Archivio Storico, devono poter essere fruiti da tutti i cittadini milanesi, perché fanno parte del nostro passato e della nostra tradizione. E se il Policlinico è oggi un grande ospedale lo deve anche e soprattutto alla sua storia secolare”.

  “Il mio cognome è legato alla Ca’ Granda fin da quando un mio avo, alla fine del settecento, fece un importante atto di mecenatismo in suo favore – racconta il Maestro Matteo Fedeli – Oggi desidero proseguire questa tradizione portando la Musica all’interno dei suoi suggestivi spazi per regalare gioia ed emozioni al pubblico. Gli interpreti in Duo,  Trio,  Quartetto, la voce di un violino Guarneri, gli artisti dell’orchestra e i giovani talenti del Conservatorio di Como saranno i protagonisti”. 

 I concerti si terranno in tre luoghi simbolo della Ca’ Granda: la Chiesa della Beata Vergine Annunciata, l’Archivio Storico e la Cripta. Nella prima serata il Maestro Fedeli suonerà per l’occasione un violino Guarneri originale del 1709: accompagnato al pianoforte da Antonio Scaioli eseguirà musiche di Fauré, Ciaikowsky, Brahms, Saint-Saëns. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti: il programma dettagliato è disponibile nella locandina allegata.