notizia
22/02 2018
Salute

Parkinson, 100mila euro al progetto del Policlinico sulla terapia con 'stimolazione cerebrale profonda'

— di Lino Grossano

   "Il mio progetto di ricerca mira a indagare l’effetto della terapia con stimolazione cerebrale profonda nei pazienti affetti da malattia di Parkinson". Così Sara Marceglia, ricercatrice del Policlinico di Milano, racconta il progetto con cui si è appena aggiudicata un finanziamento di 100mila euro nell'ambito del Premio Roche per la Ricerca.
   "Da tempo - spiega la ricercatrice - studiamo la stimolazione profonda attraverso l’impianto di elettrodi nel cervello che vengono collegati a un pacemaker posizionato sotto la spalla. Registrando i segnali, ci siamo resi conto che eravamo capaci di individuare quando, nel corso della giornata, il paziente stava bene e quando invece accusava disturbi". Da qui la consapevolezza di poter personalizzare la terapia per ciascun paziente.
   "Attualmente, la terapia prevede stimolazioni elettriche costanti al paziente. Il nostro obiettivo, invece - prosegue Marceglia - è quello di fornire una terapia che possa dare al paziente le stimolazioni elettriche solo quando ne ha effettivamente bisogno. Con questo progetto vogliamo quindi dimostrare che questo approccio è più sicuro per i neuroni, con un minore 'stress' dovuto alla stimolazione elettrica, soprattutto nel lungo termine".
   Questo progetto rientra nelle ricerche dell'Unità Operativa di Neurofisiopatologia del Policlinico, diretta da Sergio Barbieri, dove opera anche il Centro di riferimento per la neurostimolazione, le neurotecnologie e i disordini del movimento. "Vincere questo premio - conclude Sara Marceglia - è per me una grande soddisfazione: sia da un punto di vista personale, poichè è un progetto che porto avanti da quando mi sono laureata, sia più in generale, perché vedo riconosciuto il valore e la validità della ricerca nell’ambito della neuro-modulazione".