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19/11 2018
Salute

Al Policlinico di Milano la terza edizione della Giornata degli Inventori

— di Federica Bonalumi

Lunedì 19 novembre il Policlinico di Milano celebra la Giornata degli Inventori.
"Una giornata - spiega Laura Spinardi del Technology Transfer Office del Policlinico di Milano - istituita dal precedente Presidente del Policlinico di Milano, Giancarlo Cesana, con l’intento di dare evidenza alla figura dell'inventore, professionalità che si affianca a quella del ricercatore e propone soluzioni innovative per la cura dei pazienti. L’attuale Presidente, Marco Giachetti, insieme alla Direzione Strategica, ha dato continuità alla tradizione coinvolgendo nell’iniziativa, su indicazione del Direttore Scientifico Silvano Bosari, anche gli IRCCS pubblici lombardi".

L'appuntamento è dalle ore 15 in Aula Milani (Via Sforza 28) per saperne di più su trasferimento tecnologico e innovazione clinica. E' previsto anche l'intervento degli inventori del Policlinico di Milano che presenteranno le tecnologie brevettate. Il pomeriggio si chiuderà con una tavola rotonda con tutti i Direttori Scientifici degli IRCCS lombardi e il Prorettore Vicario dell'Università Statale di Milano che spiegheranno Opportunità e criticità del trasferimento tecnologico negli IRCCS. L'evento è gratuito e aperto a tutti. "In questa terza edizione - prosegue Laura Spinardi - parleremo di trasferimento tecnologico nella ricerca traslazionale biomedica e presenteremo tipologie diverse di invenzioni realizzate da alcuni dei nostri 83 inventori".

L’Ufficio Trasferimento Tecnologico (Technology Transfer Office, TTO) del Policlinico svolge un’attività di supporto per l’individuazione, la tutela, la valorizzazione e il trasferimento alle imprese delle invenzioni e del know-how dei ricercatori e del personale sanitario del Policlinico.
In totale, dalla sua costituzione, il TTO ha depositato 145 domande di brevetto (36 famiglie), di cui 68 concessi come brevetti italiani o esteri. Delle 36 famiglie attive del portafoglio, il 40% di esse sono state concesse in licenza a partner industriali privati e alcune invenzioni sono già disponibili in commercio come dispositivi per migliorare la pratica clinica. Si segnalano inoltre contratti di “co-sviluppo” o di donazioni liberali con le imprese, che portano a un incremento complessivo del valore dell’intero portafoglio brevetti. I brevetti sono stati ottenuti in molti Paesi europei e non europei (Russia, USA, Canada, Mexico, Brasil, Japan, India, Israel, Australia, China).