Arte in mostra e Teatroterapia per inaugurare il nuovo Centro Psico Sociale del Policlinico di Milano
— di Federica Bonalumi
Il Policlinico inaugura un nuovo centro dedicato alla salute fisica e mentale di chi è affetto da disturbi psichici. Teatro, musica e pittura sono solo alcune delle iniziative che affiancano l’attività ambulatoriale della sede, permettendo ai pazienti di creare legami ed esprimere pienamente se stessi e le proprie emozioni.
Al centro di una delle arterie principali della città di Milano, via Ripamonti si prepara ad accogliere i pazienti del Centro Psico Sociale, del Centro Diurno e della Comunità Riabilitativa di Alta Assistenza del Policlinico. Un nuovo spazio pieno di attività artistiche e laboratori, nell’ottica di un progetto di riabilitazione volto ad accogliere non solo le terapie mediche ma anche quelle dell’animo.
“Si tratta di uno spazio dedicato alla riabilitazione - spiega Gianluigi Tacchini, Responsabile della Riabilitazione Psichiatrica Territoriale - con tanto di attività individuali e di gruppo in cui i pazienti, a seconda delle inclinazioni e degli interessi personali, possono partecipare a laboratori, gruppi di lettura, di visione e commento di film, arteterapia e musicoterapia sia attiva che di ascolto. Ci sarà inoltre spazio per l’attività fisica, con una palestra attrezzata ad uso dei pazienti. I laboratori prevedono anche percorsi riabilitativi individuali: ogni persona ha un percorso disegnato per sé che prevede tappe da raggiungere, verifiche periodiche e una progressività che ha come obiettivo la dimissione. Protagonisti del centro sono anche i numerosi educatori che seguono gli utenti non solo nel corso dei laboratori ma anche nelle attività quotidiane: dal compilare pratiche burocratiche fino a fare la spesa. La finalità è infatti quella di insegnare gradualmente a gestire le occupazioni della vita quotidiana autonomamente”.
Quant’è il periodo di residenza previsto per i pazienti?
“Il periodo massimo consentito è di 18 mesi. Tramite accordi con l’ATS - Agenzia di Tutela della Salute - può essere raddoppiato o in alcuni casi anche triplicato. I pazienti solitamente sono inviati dallo psichiatra di riferimento, che segue il paziente nell’ambulatorio territoriale, oppure dall’Unità Operativa di Psichiatria per una degenza post acuzie di un periodo massimo di tre mesi”.
Che pazienti accoglie la nuova struttura?
“Si tratta per lo più di pazienti con storie di psicosi e con una sorta di deriva sociale provocata da vicissitudini della vita. A questi pazienti capita spesso di scivolare in una marginalità che non consente di vivere normalmente e che li porta quindi a chiedere un aiuto. Ci sono anche persone con problemi caratteriali, di convivenza, di incapacità a tollerare il confronto con l’altro o a trascendere da modi di confronto non adeguati, quali urla o comportamenti aggressivi”.
Martedì 20 novembre ci sarà un Open day per conoscere la nuova location, visitare la mostra di opere dei pazienti e partecipare a performance teatrali, esito dei laboratori condotti durante l’anno.
Scopri di più sull'evento