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13/03 2019
Cultura

I Tesori della Ca' Granda: inaugurazione percorso museale

— di Valentina Regonesi

Sono 40 anni che Carlo Carvaglio vuole rivedere la luce del sole. Stare rinchiuso in un caveau stretto stretto con altre 919 persone, tutti benefattori come lui, alla lunga stanca. Un tempo il suo quadro veniva portato all’aria aperta ed esposto ogni due anni in occasione della Festa del Perdono: c’era un gran viavai sotto i portici dell’antica Ca’ Granda, e tutta la città passava ad ammirare una delle collezioni più ampie e preziose di ritratti. Certo, ogni tanto pioveva e tirava vento, faceva tanto freddo oppure troppo caldo: la tela ne risentiva, però quelle ore d’aria e di libertà erano impagabili. E poi sai che orgoglio, essere ammirato dai signori bene di Milano? Qualcuno addirittura, guardandolo, prendeva ispirazione per una bella donazione all’Ospedale, così il quadro poteva averlo pure lui. E le dame ingioiellate facevano a gara a portare le amiche sotto il proprio ritratto, guarda come sono stata generosa, guarda l’artista come mi ha fatto giovane, guarda il vestito e gli ornamenti!

Fino al 1979 questa sorta di biennale d’arte nei portici della Ca’ Granda era proseguita senza intoppi, ad eccezione degli anni della Guerra, quindi era seguita la grande mostra a Palazzo Reale nel 1981, poi più nulla. Ma da qualche giorno a questa parte, tra i Benefattori della Quadreria, gira la voce che si stia allestendo una nuova mostra permanente: manca poco al 25 marzo, giorno della Festa del Perdono, e in effetti si sentono rumori sospetti venire dal piano terra... vuoi vedere che davvero, finalmente, aprirà il museo della Ca’ Granda? Sono anni che se ne parla, ma chi mai ha avuto la forza e il coraggio? Scatta la gara per chi verrà scelto: conoscendo il palazzo, lo spazio non consentirà di esporre tutti i 920 quadri. E allora chi saranno i fortunati? I grandi capolavori scalpitano, a loro tocca di diritto... ma i vecchi saggi del Seicento? Le dame del Settecento stanno già lucidando i gioielli, i mezzibusti sanno di aver già perso in partenza, mentre i novellini del Novecento reclamano il loro diritto ad essere visti, a loro poca gloria nel passato. Giunge finalmente una voce certa: Carlo Forlanini, che era appeso nel corridoio degli antichi strumenti chirurgici, ha sentito l’architetto parlare, ha visto gli operai all’opera e origliato sui dettagli dell’iniziativa... ora che è stato spostato temporaneamente in Quadreria può raccontare tutto!

“Sì, è proprio vero, aprirà un percorso museale e si chiamerà Milano rivelata. Saremo noi, i ritratti dei benefattori della Ca’ Granda, ad essere esposti, e con noi verrà raccontata la storia di Milano e di questa antica istituzione. Ci saranno 6 sale espositive, ma noi quadri non saremo soli: verranno esposti anche diversi busti di marmo e ci sarà una bella mostra dei più importanti strumenti che i medici e i chirurghi dell’Ospedale utilizzarono nel corso degli anni passati. Io stesso verrò esposto, insieme ai ritratti dei miei onorevoli colleghi con cui abbiamo scritto la storia della medicina. Tranquilli, ci sarà spazio per tutti, un poco alla volta: sembra proprio che una delle sei sale ospiterà mostre temporanee e a rotazione, così anche i Papi del Seicento e i giovinetti degli anni Duemila potranno avere la loro visibilità. Tenetevi pronti, il 25 marzo si apre!".

Scarica la locandina I Tesori della Ca' Granda

Il percorso museale “I Tesori della Ca' Granda” viene inaugurato il 25 marzo 2019 in occasione della Festa del Perdono. Dal 26 marzo sarà aperto al pubblico gratuitamente, dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00, con l'accoglienza dei volontari del Touring Club Italiano.

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Anteprima tratta da "Blister 06", il magazine del Policlinico per curare l'attesa