#Ricerca. Malattie autoimmuni, il Policlinico di Milano tra i capofila di un grande progetto finanziato dall'Unione Europea
— di Lino Grossano
Nelle malattie autoimmuni, le difese immunitarie in qualche modo 'vanno in tilt' e cominciano ad aggredire lo stesso organismo che le ospita, provocando danni anche molto seri. Nonostante esistano diverse terapie, a seconda della malattia autoimmune che si vuole trattare, non sempre è chiaro il perché certe patologie rispondano bene ai trattamenti, e perché invece in diversi casi i pazienti non rispondano alle terapie. Proprio per approfondire questi aspetti è partito 3TR, un progetto europeo nel quale è coinvolto anche il Policlinico di Milano: l'obiettivo è quello di studiare dal punto di vista biologico diverse malattie autoimmuni, per scoprire come mai individui in apparenza simili per caratteristiche cliniche rispondano in maniera differente alle diverse terapie.
"La conoscenza a cui ci porterà questo studio - spiega Lorenzo Beretta, referente del Centro di riferimento per la diagnosi e la terapia della sclerosi sistemica al Policlinico di Milano, e tra i coordinatori del progetto - dovrebbe essere utile per poter consigliare a ciascun paziente il miglior trattamento sulla base delle caratteristiche biologiche individuali. Lo studio congiunto di 7 malattie potrebbe inoltre consentire di allargare l'orizzonte terapeutico di diversi farmaci, consentendo il loro utilizzo in altri ambiti e in pazienti selezionati".
In particolare, la parte di progetto di competenza del Policlinico di Milano è stata finanziata da 3TR con 815 mila euro, e si occuperà di lupus eritematoso sistemico (LES) e di sclerosi multipla (SM). In Italia ci sono circa 7 pazienti con LES ogni 100 mila abitanti: 250 di questi sono seguiti costantemente al Policlinico dal gruppo di Lorenzo Beretta. La sclerosi multipla invece, conta un numero doppio di pazienti, sia a livello nazionale (15 casi ogni 100 mila persone) sia come individui (oltre 500) seguiti dal Centro di riferimento per la ricerca e la cura della sclerosi multipla del Policlinico, dove la capofila del progetto è Daniela Galimberti.
Grazie al finanziamento, ora gli esperti potranno reclutare i pazienti in uno studio scientifico, per poterli caratterizzare dal punto di vista clinico e per raccogliere il materiale biologico necessario al progetto. Inoltre, saranno finanziate la ricerca clinica e le attività organizzative, con l'obiettivo di produrre risultati utili per approfondire sempre più la conoscenza delle malattie autoimmuni, e migliorare le prospettive di cura dei pazienti che ne soffrono.