notizia
25/11 2020
Attualità

Una “panchina rossa” nell’atrio della Clinica Mangiagalli, per ricordare la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

— di Graziella Ventura

La Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, luogo simbolo per la salute della donna, vanta da più di 20 anni un Centro Antiviolenza pubblico.

Ma già dal 1924, grazie all’impegno della Fondazione Visitatrici Ada Bolchini Dell’Acqua (all’ora Commissione Visitatrici) le donne vittime di violenza non venivano lasciate sole, ma trovavano in Mangiagalli tutto l’aiuto necessario “un’opera quotidiana sempre concreta, silenziosa e innovativa, che si è adattata alle tante trasformazioni della nostra società, non ultima quella imposta dalla pandemia” spiega Francesco Poschi  Meuron, Presidente della Fondazione Visitatrici.

Oggi come allora, la Fondazione Visitatrici e il Policlinico si uniscono in un gesto simbolico, la donazione di una panchina rossa, per ricordare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“Si tratta di una iniziativa importante: la “panchina rossa” all’interno dell’atrio della Clinica Mangiagalli, come testimonianza dell’impegno della Fondazione Policlinico, per il contrasto alla violenza sulle donne. Spero che questo simbolo sia di buon auspicio per un cambiamento culturale, che coinvolga tutte le donne e le bambine che nascono nel nostro ospedale e tutti gli uomini che lo frequentano”, commenta Alessandra Kustermann, Responsabile del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica – SVSeD.

“La donazione della “panchina rossa” vuole anche rappresentare la profonda devozione, il rispetto e la cura delle donne fragili, avviata quasi un secolo fa con costanza e abnegazione” aggiunge Poschi Meuron.

Questa è stata ed è la principale missione della Fondazione Visitatrici, per la cui realizzazione ringrazia i molti suoi sostenitori, che con i loro aiuti concreti consentono anche la realizzazione di gesti dall’elevato contenuto simbolico, come quello realizzato oggi.   

Nella giornata di oggi, la Fondazione Visitatrici ha voluto anche contribuire all’acquisto di beni di prima necessità con una donazione all’Associazione Servizio Violenza Sessuale Donna Aiuta Donna – SVS DaD,  che collabora con il Servizio Violenza Sessuale e Domestica della Clinica Mangiagalli.

 


Alla consegna della “panchina rossa”, il Presidente della Fondazione Visitatrici si è messo in collegamento video con l’ex calciatore Gilles Rocca e vincintore dell'ultima edizione di 'Ballando con le stelle', che ha voluto dare il suo contributo, con qualche riflessione sul contenuto del cortometraggio da lui scritto e diretto, sulla violenza sulle donne, dal titolo “Metamorfosi” e realizzato insieme alla fidanzata Miriam Galanti.


La nascita della giornata

Dal 1981, gli attivisti dei diritti delle donne hanno segnato il 25 novembre come un giorno contro la violenza, in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche nella Repubblica Dominicana, per ordine del sovrano dominicano, Rafael Trujillo (1930-1961).

Nel 1999, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato governi e ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani, ancora molto diffusa.

Nella risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999 viene precisato che si intende per violenza contro le donne “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”. La violenza contro le donne è ritenuta manifestazione delle “relazioni di potere storicamente ineguali” fra i sessi, uno dei “meccanismi sociali cruciali” di dominio e discriminazione, con cui le donne vengono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini per impedirne il loro avanzamento.


 

Il Centro Antiviolenza

La mission del SVSeD - Centro Medico di Assistenza per i Problemi della Violenza alle Donne e ai Minori, è da sempre di garantire un intervento integrato, psico-socio-sanitario, alle persone che subiscono violenza sessuale e violenza nell’ambito delle relazioni di coppia, o all’interno del nucleo familiare. Il Centro è diventato Centro di riferimento regionale nel 1998 e, da allora, è finanziato dalla Regione Lombardia. Scopri di più

 

 


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