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02/12 2020
Salute

Non solo Covid-19, ma emergenze infettive globali, AIDS, sepsi grave: al Policlinico di Milano un nuovo reparto clinico integrato alla ricerca scientifica

— di Lino Grossano

   Un nuovo reparto con 14 posti letto interamente dedicato alla ricerca e alla cura delle malattie infettive: non solo Covid-19, ma anche AIDS, antibiotico-resistenza, sperimentazione di vaccini, sepsi grave, e più in generale per fare ricerca scientifica e insegnamento sulla gestione delle emergenze infettive a livello globale. Il reparto nasce al Policlinico di Milano: è già attivo e ha appena ospitato il primo paziente. E' integrato nell'Unità Operativa di Malattie Infettive diretta da Andrea Gori, dove lavora il team di riferimento per la ricerca scientifica contro gli agenti patogeni: il loro studio più recente, appena pubblicato, ha dimostrato che è possibile dimezzare la mortalità dei pazienti con iper-infiammazione polmonare causata da Covid-19 grazie a una combinazione tra farmaci modulanti il sistema immunitario e farmaci cortisonici.

     "La volontà di creare questo nuovo reparto - spiega Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - è frutto di una strategia pianificata da tempo, già prima dell'avvento di Covid-19, con l'obiettivo di integrare l'attività clinica con la ricerca scientifica e l'insegnamento, i nostri tre pilastri. Questi 14 posti letto sono stati concepiti per fornire una preziosa arma in più contro malattie molto diverse tra loro, come AIDS, epatiti, infezioni sostenute da patogeni resistenti agli antibiotici; ma ora si rivelano determinanti anche contro la pandemia da Covid-19, su cui abbiamo già in corso numerosi studi scientifici e sperimentazioni cliniche. Una scelta che si è rivelata vincente, grazie anche alla forte integrazione con diverse nostre discipline mediche, tra cui la Pneumologia, i Centri Trapianti e la Terapia Intensiva".

   "Il nuovo reparto può contare su una dotazione altamente tecnologica - racconta Andrea Gori - con stanze connesse a strumenti di telemetria e sorveglianza video, e su un team di infettivologi con un'esperienza di prim'ordine. Grazie a speciali filtri e alla pressione negativa siamo in grado di ricoverare in sicurezza pazienti con patologie fortemente contagiose, di creare isolamenti protettivi per pazienti fragili, di fare diagnosi e trattamento delle infezioni complesse, in particolare contro i germi multi-farmaco resistenti e la sepsi grave. Inoltre, abbiamo grandi competenze nella gestione dei chemioterapici antinfettivi e siamo in grado di portare a un uso più razionale di farmaci, ad un minore abuso delle terapie innovative ad alto costo e di contenere gli effetti collaterali: tutti aspetti che favoriscono una migliore prognosi e quindi degenze meno complicate".


  Al nuovo reparto si affiancano percorsi infettivologici dedicati alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura di HIV e alla gestione dei pazienti con infezioni complesse o con sistema immunitario compromesso in seguito a trapianto, fino alla chemioterapia e alle terapie con farmaci immunomodulanti. Inoltre sono attivi per i pazienti presi in carico un Centro Prelievi dedicato e un Servizio di terapia infusionale che permette ai pazienti di accorciare le degenze permettendo un ritorno a casa più rapido ed efficiente. A queste attività si associa anche il Servizio di distribuzione farmaci, che fornisce ad esempio gli antiretrovirali contro HIV. Un servizio, quest'ultimo, che durante i mesi di pandemia e di lockdown ha consentito la completa continuità delle cure per i tanti pazienti che hanno avuto bisogno dei loro farmaci salva-vita.

 

Maggiori info sulla pagina internet dedicata

Il link allo studio appena pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology