Top influencer nel campo della ricerca
— di Ilaria Coro
Così come i giornalisti diffondono le notizie scrivendole sui quotidiani, gli scienziati divulgano i risultati delle loro ricerche pubblicandoli sulle riviste scientifiche. Una volta pubblicato, al lavoro del ricercatore viene dato un “voto” che ne certifica in qualche modo la qualità. Di norma, le ricerche con i voti più alti sono più prestigiose, e tenderanno ad avere un impatto maggiore sulla comunità scientifica. Grazie a questi parametri, possiamo affermare con certezza che il Policlinico di Milano è il 1° istituto di ricerca pubblico per la qualità e la quantità della ricerca scientifica prodotta.
Ma come si valuta la qualità delle pubblicazioni e del lavoro degli scienziati?
Esistono 2 parametri fondamentali: l’Impact Factor (IF) o fattore di impatto, e l'h-index o indice di Hirsch, dal nome dello scienziato che lo ha proposto nel 2005.
Nel mondo dei social l’attività di un influencer genera un interesse e un’ispirazione che viene valutata dal numero di post pubblicati e dal numero di condivisioni e commenti; allo stesso modo, l’h-index quantifica la produttività e la rilevanza dei ricercatori. In base al numero di articoli e al numero di citazioni nelle pubblicazioni di altri colleghi, si calcola quanto i ricercatori abbiano influenzato (in positivo) l’attività degli altri sperimentatori, la conoscenza e il trattamento di una determinata malattia.
Mentre l'h-index viene utilizzato per misurare l'impatto e la credibilità del ricercatore, l'IF viene utilizzato per valutare il prestigio di una rivista scientifica o di un ente di ricerca.
L'IF si ottiene dividendo il totale delle citazioni per il numero di articoli pubblicati su quella rivista durante gli ultimi due anni. E’ un indicatore di popolarità, autorevolezza e reputazione della rivista.
Il Ministero della Salute ha adottato l’Impact Factor normalizzato come il più importante parametro di valutazione della ricerca negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Gli IRCCS sono ospedali di eccellenza che in tutta Italia perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico ed in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari, effettuando prestazioni di ricovero e cura di alta specialità.
L’ Impact Factor normalizzato considera aspetti non valutati dall’ Impact Factor anche perché ha un altro scopo che è quello di valutare il contributo di un ricercatore nel suo campo specifico e poterlo confrontare con quello dei suoi colleghi, anche in altre discipline.
Nel 2020 i nostri ricercatori hanno pubblicato 1.402 articoli su riviste scientifiche internazionali, permettendo al Policlinico di Milano di ottenere un Impact Factor normalizzato di 6.281 ed essere il 1° Istituto pubblico italiano di ricerca e cura di malattie per ogni età della vita.
L’analisi della produzione scientifica è uno dei più importanti criteri di valutazione dell’attività di un Ente di ricerca. La pubblicazione sulle riviste scientifiche più prestigiose ed universalmente riconosciute rappresenta nella maggior parte dei casi il primo riconoscimento sulla qualità degli studi fatti e dei risultati raggiunti. Ma il Policlinico non si ferma qui: il suo obiettivo come IRCCS è trasformare i risultati ottenuti con la ricerca in applicazioni cliniche, per migliorare direttamente la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle patologie. In pratica, l'obiettivo ultimo è il benessere dei pazienti, perché è per loro che viene fatta ogni scoperta, con la speranza di poterne migliorare la qualità di vita, un passo alla volta.