Videogame per la fisioterapia dei bimbi con l’emofilia. Un progetto ‘a distanza’ del Policlinico per superare le difficoltà di Covid-19
— di Ilaria Coro
Usare i videogiochi per prevenire nei più piccoli i danni alle articolazioni causati dall’emofilia, una malattia rara che provoca gravi emorragie. E’ l’obiettivo di un nuovo progetto del nostro Policlinico sviluppato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, che ha appena vinto il bando della Fondazione Città di Milano per supportare lo sviluppo di percorsi di utilità sociale.
L’emofilia è un difetto della coagulazione che provoca ripetuti sanguinamenti, capaci di danneggiare a lungo termine la salute di diversi organi e di mettere il paziente a rischio della vita. Uno dei primi effetti di questa patologia, però, consiste nel danneggiare le articolazioni. Per evitare che il danno articolare si instauri e progredisca è necessario che il paziente, oltre ad essere trattato con farmaci che prevengono il sanguinamento, segua un programma di ginnastica mirata fin dall’infanzia. Purtroppo però, non sempre è facile stimolare e far collaborare i più piccoli durante la fisioterapia.
Per questo è stato sviluppato un progetto che prevede che i piccoli pazienti tramite un ‘videogame interattivo’, eseguano movimenti che fanno parte di un progetto riabilitativo personalizzato proposto dai fisioterapisti dell'equipe del Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi, diretto dalla Prof.ssa Flora Peyvandi. Grazie a un sistema di comunicazione da remoto il fisioterapista può anche controllare il modo in cui gli esercizi vengono eseguiti.
“L’idea è nata durante il lockdown - spiega Roberta Gualtierotti, internista del Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi - non è facile motivare i pazienti, soprattutto i più piccoli, e Covid-19 tra le altre cose ha reso più complicato effettuare le sedute ambulatoriali di fisioterapia. Grazie a questo progetto, invece, i nostri pazienti potranno continuare a fare i loro esercizi a casa propria, con regolarità e in tutta sicurezza: un vantaggio molto importante per il paziente”.