Un microscopio senza lente per capire l’origine delle malattie: progetto europeo con protagonista il Policlinico di Milano vince bando Horizon2020 per quasi 6 milioni
— di Ilaria Coro
Identificare i meccanismi che causano l'inizio di una malattia per sviluppare così strategie di prevenzione e nuove terapie: questi i principali scopi del progetto europeo “REVEAL” che ha tra i protagonisti il Policlinico di Milano.
Iniziato nel 2021, REVEAL è stato finanziato con quasi 6 milioni di euro dall'Unione Europea ed è nato dalla collaborazione di 7 partner che hanno sede in Italia, Francia, Germania e Polonia appartenenti al mondo della ricerca e dell’industria.
Il progetto prevede l’utilizzo di una nuova tecnica di imaging molecolare che consentirà di studiare la struttura 3D delle cellule e dei tessuti in associazione alla loro analisi genetica e molecolare grazie a un “microscopio neurale”. Si tratta di uno strumento che si basa su modelli matematici capaci di percepire, interpretare e predire l’evoluzione delle cellule da normali a tumorali.
Per “addestrare” questo particolare microscopio a riconoscere i diversi tipi cellulari, è stato scelto come modello di malattia il carcinoma epatocellulare (epatocarcinoma o HCC), una neoplasia complessa e aggressiva che colpisce in Italia circa 10.000 persone ogni anno e che coinvolge diversi tipi di cellule epatiche. Per studiarla verranno usati dei “mini-fegato”, meglio definiti come organoidi, formati da cellule normali, pre-neoplastiche e tumorali così da imitare le prime fasi dello sviluppo della neoplasia e comprendere meglio l’origine della malattia attraverso l’analisi molecolare.
Il ruolo del Policlinico di Milano all’interno del progetto è quello di isolare le cellule, generare e analizzare gli organoidi. Di questo si sta occupando il team guidato da Luca Valenti con la collaborazione di Alessandro Cherubini del nostro Centro Trasfusionale, in collaborazione con la Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato, che ha il compito di prelevare durante gli interventi chirurgici epatici i frammenti di tessuto dei pazienti che hanno deciso di aderire allo studio.
Nei giorni scorsi i rappresentanti dei vari enti si sono riuniti al Policlinico per confrontarsi sui risultati finora ottenuti e per pianificare i prossimi passi. Un’importante occasione di formazione per approfondire le tecniche di microscopia 3D grazie all'intervento di Cèdric Allier di CEA -Leti, capofila del progetto. Il percorso è ancora lungo e terminerà a gennaio 2025.