Quando una ecografia può fare la differenza. Prenditi cura anche della tua aorta!
— Valentina Meschia, con consulenza scientifica di Santi Trimarchi
La prevenzione è una cosa fondamentale, lo sappiamo tutte. L'attenzione delle donne è rivolta sempre più spesso a visite ginecologiche, mammografie, esame della tiroide, della vista e ad appuntamenti specifici in caso di patologie. All'appello manca però la prevenzione dell'Aneurisma Aortico Addominale (AAA), una malattia poco conosciuta e sottovalutata soprattutto nella popolazione femminile. Questo perché viene considerata erroneamente una condizione che colpisce solo gli uomini, e per questo le donne raramente inseriscono nei loro controlli periodici una ecografia per vedere se la loro aorta addominale è in salute.
La scienza però non lascia dubbi: da una parte è vero che le donne hanno una minor predisposizione a sviluppare malattie dell’aorta, dall’altra quando accade hanno un decorso più complicato e infausto.
Negli ultimi anni, per meglio comprendere le differenze biologiche tra uomini e donne si sta affermando sempre più la medicina di genere: una particolare branca della medicina che studia l'influenza di questi meccanismi sullo stato di salute, malattia e risposta alle terapie nei due sessi.
Ma perché è importante monitorare anche l’aorta? Ne parliamo con Santi Trimarchi, direttore della Chirurgia Vascolare del Policlinico di Milano e della Scuola di specialità in Chirurgia Vascolare all’Università degli studi di Milano.
Che cos’è l’aorta?
È l’arteria principale del nostro corpo, origina dal cuore e dà origine ai vasi che portano il sangue al cervello e a tutti gli organi principali. Per questo motivo le malattie dell’aorta, di cui la più comune è l’aneurisma, sono molto pericolose.
Cosa si intende per aneurisma?
È una dilatazione irreversibile di un’arteria. L’eccessiva distensione della sua parete può portare alla sua rottura, come se fosse un palloncino che esplode. Questo può generare una imponente emorragia che può portare anche a morte.
Come viene diagnosticato? E qual è la cura oggi a disposizione?
Per la diagnosi basta una semplice ecografia o un eco-color-doppler. Sono esami indolori, non invasivi e rapidi. In casi sospetti, o quando necessario, la diagnosi viene completata con una TAC di approfondimento. La terapia dell’aneurisma è di tipo chirurgico. Due le tecniche possibili: quella classica detta open, invasiva, che prevede l’apertura dell’addome e quella endovascolare mini-invasiva. In questi ultimi casi, l’aneurisma viene corretto con protesi posizionate all’interno dell’aorta come una camicia interna protettiva.
In genere, le donne tendono a beneficiare un po’ meno della riparazione endovascolare rispetto a quella a ‘cielo aperto’: tuttavia la cosa migliore è sicuramente sottoporsi a controlli periodici che permettono di prevenire la rottura e di intervenire tempestivamente e non in urgenza.
È davvero una patologia prettamente maschile?
L’incidenza dell’aneurisma dell’aorta addominale è minore nella donna, fino a 4 volte rispetto agli uomini. Tuttavia, bisogna tener conto che per aneurisma dell’aorta addominale si intende un’arteria con un diametro superiore a 3 cm, indipendentemente dal fatto che i pazienti siano donne o uomini. Noi sappiamo che, in linea generale, le donne hanno dei dati biometrici, cioè altezza e peso, inferiori a quelli dell’uomo, per cui la minore incidenza di questa malattia nelle donne potrebbe essere non esattamente vera. Queste valutazioni stanno portando a ridefinire le linee guida della Società Italiana ed Europea sulla malattia dell’aorta addominale, rivedendone sia definizione sia la sua incidenza nel popolo femminile. In ogni caso, diversi studi hanno evidenziato che nelle donne vi è una maggior difficoltà ad intervenire per gli aneurismi, soprattutto con procedure mini-invasive, proprio per le dimensioni più piccole delle arterie femorali, che sono le vie attraverso cui si introducono queste protesi. Questo sottolinea ancora di più l’importanza di una medicina personalizzata che tenga in considerazione le esigenze di ogni singolo paziente in base a età, conformazione fisica, storia clinica, personale e sesso.
AAA, per prevenirlo basta poco! Cosa aspetti gioca d’anticipo e prenota la tua visita con ecografia eco-color-doppler.
Fattori di rischio
- Fumo
- Età > 65 anni
- Colesterolo alto
- Pressione alta
- Familiarità
In 3 anni il team della Chirurgia Vascolare ha eseguito oltre 200 interventi sull’aorta toracica, toraco-addominale ed addominale, utilizzando sia tecniche open che endovascolari, grazie all’expertise multidisciplinare che coinvolge oltre ai chirurghi vascolari, il team della Radiologia e della Cardiologia, il gruppo Anestesiologico-Rianimatorio, il personale tecnico ed infermieristico dei reparti e dei blocchi operatori e l'équipe della Chirurgia Generale, sempre pronta in caso di necessità. Il Policlinico è Centro di Riferimento in Italia e all’estero per il trattamento dell’aneurisma aortico.