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05/05 2022
Salute

Piccole ustioni e scottature: come trattarle per guarire al meglio

— di Federica Bonalumi, con la consulenza scientifica di Emanuela Passoni, dermatologa

In casa mentre si cucina o si scalda la piastra per i capelli, in vacanza con la marmitta del motorino, a chi non è mai capitato di scottarsi o farsi una piccola ustione? Niente di grave insomma, ma per evitare di peggiorare la situazione è importante conoscere quali sono le azioni da compiere nell’immediato e quali quelle da evitare, soprattutto quando si tratta di credenze o “falsi” rimedi casalinghi. Ne abbiamo parlato con Emanuela Passoni, dermatologa del Policlinico di Milano, che ci ha raccontato che cos’è un’ustione, cosa comporta per il nostro corpo e quali sono le mosse da mettere in atto per trattare al meglio il problema.


Innanzitutto partiamo dalla terminologia, c’è una differenza tra scottature e ustioni?

Entrambe sono lesioni dell’organismo provocate dal calore ma si differenziano per il mezzo con cui il calore viene trasferito al corpo. 

Nelle scottature il trasferimento del calore al nostro corpo avviene attraverso un mezzo parzialmente o totalmente acquoso, come ad esempio l’acqua bollente. Le ustioni invece prevedono il contatto con una forma di calore non idrica, come metalli o il sole. 

 

Che cos'è un'ustione?  Come possiamo capirne la gravità?

Le ustioni sono lesioni della cute che possono o meno coinvolgere anche il tessuto sottocutaneo. Sono causate dal contatto con agenti fisici quali il calore (contatto con bevande calde, liquidi bollenti oppure con corpi metallici arroventati ad esempio il ferro da stiro o i fornelli), agenti chimici (ammoniaca, soda caustica), corrente elettrica o radiazioni. 

Per capire la gravità dell’ustione è necessario valutare diversi fattori, in particolare: la profondità, l’estensione, e la localizzazione.

Le ustioni si classificano in gradi a seconda della profondità:

  • Le ustioni di primo grado note come ustioni superficiali interessano lo strato più superficiale della pelle (l’epidermide, e si manifestano con lieve eritema, lieve edema, e bruciore. Guariscono in pochi giorni senza lasciare cicatrici.

  • Le ustioni di secondo grado sono ustioni a spessore parziale interessano l’epidermide fino al derma e sono caratterizzate dal colore rosso vivo, formazione di vescicole o bolle a contenuto liquido (flittene),  che provocano dolore e bruciore intenso. Se le lesioni sono molto superficiali guariscono in 10-15 giorni e non lasciano esito; se invece coinvolgono il derma profondo possono lasciare cicatrici.

  • Le ustioni di terzo grado o ustioni a spessore totale interessano la cute a tutto spessore (incluso lo strato profondo, chiamato ipoderma) e i tessuti sottocutanei (grasso, muscolare). Sono indolori per il coinvolgimento delle fibre nervose che trasmettono la sensazione di dolore, tuttavia i tessuti si presentano “carbonizzati”, duri, di colorito marrone-nerastro o biancastro. Non guariscono mai da sole, e richiedono quasi sempre interventi in centri specializzati. 

 

Quali sono le prime mosse da fare in caso di scottatura o ustione?

  • Rimuovere immediatamente la fonte di calore. 
  • Nel caso di ustioni elettriche allontanare la persona dalla fonte elettrica. 
  • Rimuovere indumenti o gioielli che siano in prossimità della zona ustionata.
  • Raffreddare le ustioni e le scottature mediante immediata immersione in acqua di rubinetto corrente (8-15°C) per almeno 20 minuti. L'Irrigazione delle scottature chimiche dovrebbe continuare per un'ora. 
  • Liquidi alternativi come latte o bevande non alcoliche possono essere usate se l’acqua non è disponibile.
  • Se i vestiti sono aderenti o a contatto diretto con la cute lesa è necessario bagnarli bene con acqua corrente prima di rimuoverli.

 

Quali sono le cose da evitare in caso di piccole ustioni?

  • Non applicare ghiaccio a contatto diretto o acqua molto fredda.
  • Non strofinare l’area ustionata, e non tentare di rimuovere meccanicamente le bolle, le croste, o le squame.
  • Evitare le cure casalinghe o naturali, come sostanze oleose o dentifricio.

 

Come fare la medicazione di un’ustione?

Le ustioni vanno ripetutamente medicate fino alla completa guarigione e le medicazioni devono essere eseguite con le mani pulite, tutti i giorni o a giorni alterni. Per effettuare la medicazione occorre: 

  • procedere disinfettando l’area ustionata con una garza sterile e successivamente applicare uno strato abbondante di una pomata antibiotica o antisettica.

  • Applicare garze paraffinate o impregnate con Iodio-povidone. 

  • Coprire la ferita con garza sterile e cerotto o fasciatura. 

In caso di formazione di piccole bolle o flittene, è consigliabile la foratura solo dopo alcuni giorni, dopo aver disinfettato bene la superficie, e utilizzando un ago sterile da insulina, senza rimuovere “il tetto” della bolla, che servirà ad agevolare la guarigione.

 

Quando è il caso di rivolgersi a un medico?

  • In qualsiasi caso di ustioni chimiche o elettriche.
  • Se l’ustione è profonda, di qualsiasi dimensione e appare di colorito marrone, nero o bianco.
  • Se provoca formazione di bolle in sedi critiche, come volto, mani, piedi, genitali e articolazioni.
  • Se ha una forma circolare e coinvolge la circonferenza dell’arto o del tronco.
  • Se l’area ustionata ha una dimensione maggiore al palmo della mano.
  • Se ci sono difficoltà nella guarigione o segni di infezione come febbre e secrezione purulenta.

 

Ci sono delle differenze nel trattamento delle ustioni tra adulti e bambini?

Il trattamento delle piccole ustioni di primo e secondo grado è sovrapponibile negli adulti e nei bambini. Nei bambini però è sempre consigliabile sentire il parere del pediatra. La valutazione dell’estensione della superficie corporea è diversa nei bambini rispetto agli adulti, e soprattutto i possibili esiti cicatriziali o contratture possono essere di particolare importanza nei bambini.