Con la nuova Cardiochirurgia al Policlinico di Milano, il puzzle del percorso 'salva-cuore' è completo
— di Lino Grossano
La vicepresidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha incontrato lo staff dei cardiochirurghi del Policlinico al termine del primo intervento. L'occasione è stata utile anche per visitare il cantiere del Nuovo Ospedale, che si trova in avanzato stadio di realizzazione
Il primo intervento è stato quello per sostituire la valvola aortica di una donna di circa 60 anni. Un'operazione che ha dato ufficialmente il via alle attività della nuova Unità di Cardiochirurgia del Policlinico di Milano, tassello fondamentale per completare il percorso di assistenza, cura e ricerca dedicato alle malattie cardiovascolari e attivo da tempo in Ospedale. La nuova Cardiochirurgia, infatti, sarà importante non solo per le attività chirurgiche che si concentrano sul cuore, ma darà un supporto determinante alla Chirurgia Toracica, alla Chirurgia Vascolare e alla Cardiologia del Policlinico, che insieme costituiscono uno dei massimi riferimenti per la diagnosi e il trattamento delle patologie toraciche e cardiovascolari in Italia.
La nuova Unità Operativa è guidata da Carlo Antona, già direttore della Cardiochirurgia all'Ospedale Sacco di Milano, dove invece l'attività è appena terminata. La squadra che affiancherà il professor Antona è composta da altri 12 cardiochirurghi, 32 infermieri specializzati, 5 perfusionisti esperti e diverse figure professionali di supporto: parte di loro trasferisce in Policlinico l'esperienza sviluppata proprio all'Ospedale Sacco, mentre diversi altri sono stati assunti attraverso bandi pubblici.
"Questa nuova Unità Operativa - spiega Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - conferma il nostro progetto di creare un polo pubblico di riferimento dove la cura e la ricerca si integrano per affrontare le principali patologie cardiovascolari, che sono ancora la principale causa di morte nel nostro Paese. Un'integrazione che potenzia l'offerta al paziente non solo dal punto di vista dei professionisti ma anche da quello della dotazione tecnologica: la Cardiochirurgia va infatti a completare il percorso definito dalle nostre nuove sale di emodinamica, dalla rinnovata sala di elettrofisiologia per la gestione del paziente con infarto acuto, e dall’attivazione a pieno regime della sala chirurgica ibrida, che sarà fondamentale per consentire il lavoro in contemporanea di diverse equipe chirurgiche, ad esempio per gestire le emergenze e i politraumi. Tutto questo è stato possibile anche grazie ad ATS Milano, che ha lavorato in modo determinante per consentirci l'accreditamento nei tempi stabiliti".
"Nella nostra Cardiochirurgia - continua il neo-direttore dell'Unità, Carlo Antona - siamo in grado di effettuare tutti gli interventi per adulti con tecniche innovative e mininvasive: sulla riparazione delle valvole aortiche, ad esempio, possiamo vantare una delle più ampie casistiche in Europa. Nell'ottica del lavoro di squadra, affiancheremo la Cardiologia per gli interventi di emodinamica, la Chirurgia Vascolare per le malattie acute e croniche dell’aorta, e la Chirurgia Toracica per gli interventi di trapianto al polmone che richiedono la presenza del cardiochirurgo". Inoltre, gli specialisti del Policlinico saranno a supporto anche di altri ospedali pubblici e privati, attraverso specifiche convenzioni che permetteranno di diffondere sul territorio la loro esperienza. Sul fronte della ricerca, sia la Cardiochirurgia sia la Chirurgia Vascolare stanno già collaborando per sviluppare nuovi dispositivi endovascolari in collaborazione con diversi partner tecnologici.
Il nuovo reparto è dotato di 12 posti letto e di 4 letti di Terapia Intensiva (che raddoppieranno in vista del Nuovo Policlinico, già in corso di realizzazione), e le attività cliniche saranno fortemente integrate alla ricerca scientifica. Il Policlinico di Milano, infatti, è già al centro sia della rete 'Stemi' per il trattamento dell'emergenza coronarica sia della Rete Cardiovascolare regionale, ed è membro del network di ricerca italiano in ambito cardiovascolare promosso dal Ministero della Salute. Nel solo 2021 l'Ospedale ha pubblicato 288 lavori scientifici dedicati alla diagnosi e alla cura delle patologie cardiovascolari: grazie alla nuova Cardiochirurgia, quindi, l'offerta clinica e scientifica del Policlinico ha ora tutte le carte in regola per essere un riferimento a livello europeo.