Svenire e perdere coscienza: perché sono cose diverse e cosa dobbiamo fare per non correre rischi
— Lino Grossano, con la consulenza scientifica di Stefano Carugo - direttore Cardiologia
Pare che il celebre violinista Alessandro Rolla fosse così bravo a suonare da avere, in alcune occasioni, addirittura il divieto di esibirsi in pubblico: questo perché, secondo il Dizionario di Musica e dei Musicisti "le donne non possono sentirlo su quell'istromento senza cadere in deliquio". Deliquio, ovvero: svenivano per la forte emozione. La letteratura dell'Ottocento è piena di esempi di emozioni che "fanno svenire" le protagoniste femminili, e anche l'Arte è densa di esempi simili: nell'Estasi di Santa Teresa, scultura di Gian Lorenzo Bernini, la religiosa sta cadendo in deliquio mentre un angelo la salva da una freccia mortale.
Svenire, ovviamente, può capitare a tutti almeno una volta nella vita. Probabilmente non accade più per la bellezza di un violino, ma se succede potrebbe avere delle motivazioni che è importante conoscere (e prevenire). Per questo ne abbiamo parlato con Stefano Carugo, direttore della Cardiologia al Policlinico di Milano.
Perché sveniamo? Cosa accade nel nostro corpo quando si sviene?
I motivi possono essere molteplici. Soprattutto in Estate, quando il caldo si fa intenso, i nostri vasi sanguigni si dilatano per aiutarci a disperdere calore, ma allo stesso tempo abbassano la nostra pressione. Inoltre con il caldo perdiamo più liquidi attraverso la sudorazione e anche questo contribuisce ad abbassare la pressione. In generale lo svenimento può quindi essere considerato un calo pressorio, che a sua volta provoca una riduzione del flusso di sangue al cervello. A seconda della rapidità e delle cause scatenanti, questo svenimento può avere un impatto più lieve, oppure più grave.
Svenire è solo una reazione a qualche disturbo, o a volte può nascondere un problema più serio?
Esclusi i casi più lievi, dovuti magari al caldo, dietro a uno svenimento si possono in realtà nascondere diverse patologie del cuore, dei vasi sanguigni, del sistema nervoso, del sangue (ad esempio un'anemia) e disturbi alimentari, ma anche una bassa concentrazione di alcuni elettroliti nel sangue, come ad esempio sodio e potassio.
Uno svenimento non va quindi mai sottovalutato, e bisognerebbe sempre cercare di capire perché è accaduto. A volte basta parlarne col proprio medico e sottoporsi a pochi accertamenti, per essere più tranquilli ed escludere qualcosa di più serio che meriterebbe attenzione.
Svenimento e sincope sono la stessa cosa? Come si distinguono?
La sincope è una vera e propria perdita di coscienza e in genere si accompagna ad altri sintomi, come al rilascio degli sfinteri e a un trauma causato dalla caduta improvvisa della persona. Questa è l'evenienza più seria e dietro a ogni sincope c'è sempre una malattia sottostante. Per lo svenimento è diverso: può essere considerato come un episodio pre-lipotimico, e cioè quella sensazione di improvvisa debolezza che non porta alla perdita di coscienza (in medicina si chiama lipotimia), oppure nel caso più semplice può essere causato anche da una forte emozione.
Quali sono i campanelli d'allarme a cui prestare attenzione?
Sicuramente la stanchezza e la facile affaticabilità. Poi dipende se il paziente è sano o se ha già una storia di patologie che tipicamente possono portare allo svenimento. Gli anziani ne sono soggetti più frequentemente, così come le persone più sensibili ai periodi di grande caldo. Ma anche i giovani possono esserne colpiti, ad esempio quando vivono il forte stress degli esami scolastici.
Si può fare qualcosa per evitare di svenire? Come possiamo aiutare una persona svenuta?
Innanzitutto, quando possibile, bisogna essere consapevoli della propria situazione clinica e non sottovalutare mai i primi campanelli di allarme che il nostro corpo ci manda. Ad esempio è importante che i pazienti con ipertensione controllino i propri parametri con più costanza quando arriva il grande caldo, per evitare che i valori della pressione si abbassino eccessivamente per via delle terapie che assumono. Si può eventualmente rimodulare il dosaggio dei farmaci, sempre in accordo col proprio medico di fiducia. Poi, un consiglio valido per tutti è quello di idratarsi correttamente, di mangiare frutta e verdura, di non abusare degli alcolici e comunque cercare di restare in forma senza ingrassare.
Quando abbiamo a che fare con uno svenimento "comune", se una persona è appena svenuta e non ha perso conscienza è utile farla sdraiare comodamente e sollevarle le gambe per facilitare l'afflusso di sangue al cervello e al cuore. In tutti gli altri casi è invece fondamentale chiamare subito i soccorsi al numero 112 e verificare che il cuore batta ancora. Gli operatori daranno tutte le istruzioni per gestire in sicurezza la situazione nei pochi minuti di attesa fino all'arrivo dei soccorsi.