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14/11 2022
Salute

Protesi creata 'in diretta' per riparare un aneurisma aortico: primo intervento al Policlinico, che apre anche al suo utilizzo in urgenza

— di Lino Grossano

   Intervenire chirurgicamente su un aneurisma aortico è un'operazione di alta complessità, che richiede grandi competenze e una squadra perfettamente addestrata. A volte, però, i migliori risultati richiedono anche molto tempo: come quando bisogna intervenire sull'arco aortico o sull'aorta toraco-addominale. In questi casi, dato che la sede anatomica è davvero complessa, si può riparare l'aneurisma utilizzando protesi realizzate su misura, ma per costruirle servono circa 6 settimane: un tempo ovviamente incompatibile con le situazioni di urgenza. La svolta però esiste, ed è appena stata introdotta al Policlinico: è stato infatti eseguito con successo il primo intervento chirurgico endovascolare per trattare un aneurisma realizzando la protesi 'in diretta', direttamente sul banco operatorio, e adattandola alla specifica anatomia del paziente: una rivoluzione che in prospettiva apre all'utilizzo di questi interventi anche nelle situazioni di urgenza.

 

   L'intervento è stato condotto da Santi Trimarchi, direttore della Chirurgia Vascolare del Policlinico di Milano, con la sua equipe, insieme al cardiochirurgo Guido Gelpi, agli anestesisti, al personale infermieristico e ai tecnici di Radiologia. Affianco a loro c'era ad assistere anche Ludovic Canaud, chirurgo vascolare all'Ospedale Universitario di Montpellier (Francia), l'esperto che ha inventato la tecnica per realizzare queste protesi 'in diretta'.

 

   Nel dettaglio, l'intervento ha riparato un aneurisma sacciforme dell'emiarco aortico sinistro (ulcera penetrante) su un paziente di 81 anni. Il signore aveva scoperto di avere l'aneurisma in seguito ad una TAC effettuata per altri motivi. La posizione dell'aneurisma, in particolare, rendeva l'intervento ancora più complesso: per questo è stata introdotta la nuova tecnica, chiamata Fenestrated physician-modified endograft (endoprotesi fenestrata modificata dal medico). "Questa tecnica - spiega Santi Trimarchi - permette di intervenire su segmenti anatomici molto complessi, come l'arco aortico e l'aorta toraco-addominale, dove solitamente l'intervento endovascolare è eseguibile solo con protesi costruite su misura. Purtroppo, queste protesi hanno bisogno di un mese e mezzo per essere realizzate e hanno anche dei costi rilevanti. Con la nuova tecnica, invece, abbiamo una protesi standard su cui possiamo aprire in diretta le fenestrazioni, in base all'anatomia del paziente, e a costi ridotti a un terzo. E' un tecnica che si può applicare in casi selezionati, anche se non in tutti. Questo apre comunque alla possibilità di interventi a minore invasività anche in tratti aortici da cui nascono vasi collaterali, in condizioni di urgenza, quindi è davvero una prospettiva molto interessante". Questo primo intervento, conclude Trimarchi, "rientra nel programma clinico, chirurgico e di ricerca relativo ai trattamenti più moderni e funzionali delle malattie dell'aorta toracica e addominale, sia in emergenza che in cronico: un programma che vede il Policlinico come Centro di riferimento nazionale. Queste attività sono oggi possibili nel nostro Ospedale grazie alla presenza di una sala operatoria ibrida moderna, in grado di permettere interventi ad alta complessità".

Proprio su questo tema il team della Chirurgia Vascolare coordinerà un evento specifico di rilevanza europea. L'appuntamento è dall'1 al 2 Dicembre: tutti i dettagli sono disponibili nella locandina dedicata.