#LongCOVID19: al Policlinico di Milano un nuovo studio per valutare l’uso di probiotici per la cura di questa condizione
— di Ilaria Coro
I meccanismi alla base del Long COVID non sono ancora ben conosciuti ma studi recenti hanno dimostrato che potrebbe esserci un legame tra l’alterazione del microbiota intestinale (quella che un tempo si chiamava flora batterica) e la comparsa di sintomi, come fatica, stanchezza, debolezza, dolori muscolari e articolari, perdita di concentrazione e memoria, alterazioni gastroenterologiche che persistono da più di due mesi dopo la guarigione.
Su queste basi, il team di ricercatori, guidato da Flavio Caprioli della nostra Gastroenterologia ed Endoscopia e professore associato dell’Università degli Studi di Milano, ha avviato uno studio che ha l’obiettivo di capire quanto un trattamento con probiotici ad alta concentrazione sia efficace nel curare questa nuova condizione.
“Si tratta di una formulazione contenente microrganismi “vivi” simili ai microbi “buoni” che si trovano normalmente nel nostro intestino. – commenta Caprioli - Assumere un’alta concentrazione di probiotici, dal greco "pro-bios" a favore della vita, potrebbe diventare una terapia per ridurre la stanchezza causata da Sars-Cov-2. Al momento, infatti non è disponibile un trattamento per la sindrome da Long COVID-19.”
Modalità di partecipazione allo studio
Se hai tra i 18 e i 65 anni, hai ricevuto una diagnosi di infezione da Sars-Cov-2, documentata da tampone molecolare naso-faringeo e sintomi da Long COVID-19, puoi candidarti per partecipare allo studio.
Come si accede?
Per informazioni e dettagli puoi rivolgerti alla Gastroenterologia ed Endoscopia del Policlinico di Milano scrivendo alla mail gastroenterologia@policlinico.mi.it