Al Museo 'I Tesori della Ca' Granda' una esposizione temporanea dedicata al pittore Camillo Rapetti. Scopri di più!
— di Redazione
La chiesa dell’Annunciata fu edificata nel 1637 su progetto degli architetti Giovanni Battista Pessina, Francesco Maria Ricchini e Fabio Mangone, grazie alla donazione di Giovan Pietro Carcano che rese possibile ampliare la Ca’ Granda. Oggi è sede della parrocchia ospedaliera il cui parroco è l’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini.
“I Tesori della Ca’ Granda” è uno spazio museale in cui sono esposti alcuni strumenti chirurgici che hanno fatto la storia della medicina e i più grandi capolavori pittorici provenienti dalla Quadreria dei Benefattori. Artisti quali Segantini, Hayez, Carrà, Sironi ritraggono uomini e donne che grazie alla loro generosità fecero grande il nostro Ospedale.
L’esposizione temporane è accessibile gratuitamente a tutti i visitatori del Museo dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 18:00 e sarà visitabile fino al 28.02.2023
LE DECORAZIONI DELLA CHIESA OSPEDALIERA DELL’ANNUNCIATA DI CAMILLO RAPETTI (1859 – 1929)
Camillo Rapetti nasce a Milano il 16 aprile 1859. Fin da giovanissimo si dedica alla pittura; studia all’Accademia di Brera, avendo come maestri Raffaele Casnedi e Giuseppe Bertini. Sostenuto dalla galleria dei fratelli Vittore ed Alberto Grubicy (per la quale lavoravano artisti come Segantini e Longoni), partecipa a diversi concorsi conseguendo un buon successo. Dopo essersi perfezionato a Parigi e Londra, insegna disegno di figura presso l’Accademia di Brera. Per il Policlinico di Milano realizza i ritratti dei benefattori Carlo Pozzi (1889), Angelo Moiraghi (1889), Marco Palletta (1891) ed Ester Preyer Canali (1928-1929 incompiuto a causa della morte dell’artista).
Nel 1896, l’Ospedale gli commissiona la decorazione della chiesa parrocchiale dell’Annunciata. Le pitture della volta (concluse ad agosto 1899) rappresentano la glorificazione di Maria. Nella cupola è raffigurata l’Assunta, nei pennacchi sottostanti sono collocate figure di profeti. Le parole del Magnificat sono scritte a caratteri dorati sulla fascia del cornicione.
Tra 1808 e 1912 la decorazione è stata estesa anche al coro “le cui sgregge mura distonano affatto colle belle e gaie pitture e ricche decorazioni della cupola”, come si esprime allora il Rettore vicario. Qui sono raffigurati la Cacciata di Adamo ed Eva, e la Vergine col Bambino: “sola, in una vasta landa, presso Betlemme”.
Camillo Rapetti muore a Milano il 18 febbraio 1929 nella sua casa di via Brera 6. La vedova Irene Orsi, tra il 1930 e il 1942, dona all’Ospedale 63 opere dell’artista; tra esse bozzetti e cartoni (oltre ad alcuni scatti fotografici) che permettono di immaginare un aspetto della chiesa totalmente diverso dall’attuale.