Occhi stanchi, la sindrome dell’era digitale tra computer, tablet e telefonini
— Valentina Meschia, con la consulenza scientifica di Saverio Luccarelli, medico oculista
Dopo aver letto un libro tutto d’un fiato, aver studiato un’intera giornata o guidato per ore, i nostri occhi li sentiamo pesanti e stanchi. Questa condizione di affaticamento oculare prende il nome di astenopia e si verifica ogni volta che usiamo in maniera intensa e prolungata la nostra vista.
Negli ultimi anni, è cambiato il modo di lavorare e spesso anche di studiare, con un utilizzo sempre maggiore di computer e videoterminali senza i quali ormai moltissime attività non potrebbero più essere svolte. E non solo, anche il tempo libero lo si passa sempre più con smartphones e tablet.
L’occhio stanco in genere non è una condizione grave e migliora quando gli occhi vengono fatti risposare. Un buon metodo è seguire la regola 20/20/20: ogni 20 minuti osservare oggetti ad una distanza minima di 20 piedi (6 metri) per 20 secondi (esercizio di rilassamento oculare).
Per saperne di più, abbiamo incontrato Saverio Luccarelli, medico oculista del nostro Ospedale.
- Perché i nostri occhi si stancano?
Il cosiddetto occhio stanco è dovuto ad un affaticamento visivo legato sia allo sforzo di continua messa a fuoco per molte ore davanti a un monitor/display/libro, sia alla possibile irritazione della superficie oculare per un non adeguato rinnovo del film lacrimale. In genere è una situazione momentanea, ma se dovesse persistere sarebbe opportuno rivolgersi al medico oculista per comprenderne la causa.
- Stare tante ore al computer cosa provoca ai nostri occhi?
Quando stiamo davanti a uno schermo, involontariamente, si ha una riduzione della frequenza di ammiccamento, cioè di chiusura delle palpebre: tale meccanismo è fondamentale per rinnovare il film lacrimale sulla superficie oculare. Un rinnovo non adeguato delle lacrime provoca irritazione dell’occhio con conseguente prurito, sensazione di fastidio e dolore. La situazione può peggiorare in caso di aria condizionata o ventilatori che aumentano la secchezza oculare. Coloro che utilizzano il PC per più di 2 ore al giorno sono maggiormente a rischio di sviluppare questa condizione clinica che prende anche il nome di ‘Sindrome da visione al computer’.
- Leggere da un display o da un libro è uguale per i nostri occhi?
No. L’utilizzo del computer affatica maggiormente gli occhi, rispetto alla lettura del materiale cartaceo perché si sbattono meno le palpebre, in genere lo schermo non viene visualizzato da una distanza ottimale (circa 50-70 cm), non è impostato un corretto contrasto tra testo e sfondo, e si assume una postura scorretta.
- Quali sono i sintomi da occhi stanchi?
I sintomi più comuni riguardano sia l’occhio sia manifestazioni diffuse. Nello specifico: senso di dolore, stanchezza, bruciore, prurito agli occhi, lacrimazione, secchezza, visione offuscata o doppia, sensibilità alla luce, difficoltà a mettere a fuoco, mal di testa, dolore al collo, alla schiena e alle spalle.
- Lavoro di ufficio: come mantenere in salute la vista?
Non sempre chi lavora al computer ha una postazione adeguata, e anche se così fosse, con le nuove tecnologie il lavoro non è più confinato al solo ufficio, ma viaggia e viene a casa con noi. Così si passa da stare davanti al computer all’inviare mail dal telefonino o navigare in rete da un tablet, non permettendo mai ai nostri occhi di riposare. Quindi cosa fare? È utile ogni ora circa guardare altrove rispetto allo schermo concentrandosi su un oggetto lontano: se possibile sarebbe meglio volgere lo sguardo fuori dalla finestra. In alcuni casi, solo dopo prescrizione di uno specialista, si può ricorrere all'utilizzo di colliri lubrificanti, noti anche come lacrime artificiali.
- Può essere utile utilizzare gli occhiali?
In linea generale, dopo prescrizione medica, l’utilizzo degli occhiali è raccomandato quando la visione dello schermo da vicino o da una distanza intermedia risulta annebbiata. Esistono in commercio degli occhiali muniti di lenti in grado di filtrare le luci blu dei monitor, comunemente noti come occhiali da computer o da riposo. Il consiglio è di rivolgersi prima al medico oculista per valutare insieme la strategia migliore per evitare o ridurre l’affaticamento oculare.
- Infine, quando è opportuno fare le visite di controllo?
In tutti quei casi in cui dopo utilizzo di un dispositivo video si avverte fastidio nella visione, vista offuscata e irritazione oculare. Il medico oculista controllerà la vista* per verificare la presenza o meno di qualche patologia che possa predisporre ad affaticamento, e attraverso una accurata anamnesi, attraverso una serie di domande, individuare le cause o le situazioni che possano aver favorito la comparsa degli occhi stanchi.
*Test dell’acuità visiva vicino/lontano, esame della refrazione oculare per valutare eventuali difetti di rifrazione oculare (miopia, astigmatismo…), esame del fondo oculare.
Ogni azienda per prevenire i rischi legati alla vista del lavoratore videoterminalista attua un programma di sorveglianza sanitaria con relativa visita medica da parte del Medico Competente. Il lavoratore che svolge più di 20 ore al videoterminale deve essere sottoposto a visita medica e controllo ortottico ogni 5 anni se ha una età inferiore ai 50 anni, ogni 2 anni con una età superiore a 50 anni.