Palestra, meglio non strafare! Teniamo in salute i nostri reni
— di Redazione
Le palestre sono luoghi di salute, dove si va per mantenersi in forma. Come ogni cosa, però, l'attività fisica va affrontata con il giusto spirito e senza voler "strafare". Anche perché, se si esagera si rischia di mettere a repentaglio la propria salute, il primo luogo quella dei nostri reni. E sono proprio questi i primi organi messi in pericolo da comportamenti errati, come ci racconta Giuseppe Castellano, direttore della Nefrologia, Dialisi e Trapianti di Rene al Policlinico di Milano.
Professore, qual è la situazione?
Stiamo purtroppo assistendo a un incremento dei casi di insufficienza renale acuta e cronica, legato all'uso improprio (e all'abuso) di integratori alimentari e di altre sostanze utilizzate in maniera complementare all’attività fisica. Come nefrologi registriamo questo aumento da alcuni anni, in modo particolare nei giovani che associano all'attività sportiva un abuso di integratori alimentari e di diete con prodotti ad elevato contenuto proteico, senza alcun consulto medico.
Come vengono scoperti questi danni ai reni?
In molti di questi giovani il danno renale rimane silente per diverso tempo, e molto spesso viene scoperto per caso durante un controllo di routine su sangue o urine, dove compaiono anomalie importanti. In altri casi l’insufficienza renale si manifesta con sintomi gravi e richiede il ricovero in urgenza.
Cos'è che causa esattamente questa insufficienza renale?
Le nostre osservazioni cliniche trovano conferma sulla letteratura scientifica internazionale, che elenca tra i maggiori indiziati del danno renale gli steroidi anabolizzanti, l'abuso di integratori vitaminici e di medicine tradizionali a base di erbe cinesi, assunti per bocca o con iniezioni intramuscolo. I preparati a base di erbe, in particolare, vengono percepiti erroneamente come "sicuri" in quanto di origine naturale. In realtà sono noti diversi casi di danni provocati da erbe nefrotossiche: danni che possono derivare anche da una lavorazione o uno stoccaggio scorretti, dall'adulterazione delle erbe, dalla contaminazione con metalli, dal sovradosaggio o dall'interazione con farmaci.
Cosa possiamo fare per arginare il problema?
La frase “mens sana in corpore sano” identificava nell’attività fisica in sé una fonte di benessere per il corpo e la mente. È stato dimostrato che fare sport attiva la proteina Klotho, il più potente fattore anti-invecchiamento scoperto nell’uomo la cui produzione avviene proprio nel rene. Credo che gli operatori sanitari, i farmacisti e chi si occupa di sport debbano svolgere un ruolo più attivo in questo contesto, consigliando e prescrivendo sostanze complementari all'attività fisica solo sotto stretto controllo medico, e solo se necessarie. In ogni caso, lo sport è salutare di per sé: non c'è bisogno di nessuna integrazione, a meno che non ci siano particolari ragioni cliniche. E comunque, in quest'ultimo caso, è necessario sempre e comunque seguire il consiglio del proprio medico prima di assumere eventuali integratori.