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03/11 2023
Salute

Una seconda gravidanza con la procreazione assistita è possibile. In Policlinico il successo è per quasi 6 coppie su 10

— Lino Grossano, con la consulenza scientifica di Walter Vegetti specialista in PMA

   La nascita di una nuova vita è, per forza di cose, un piccolo miracolo. Soprattutto quando i genitori, a causa della loro infertilità, hanno affrontato con successo il percorso della Procreazione Medicalmente Assistita (PMA): un percorso che non può mai promettere l'arrivo di un figlio, ma che oggi rispetto al passato ha aumentato di molto le chance di avere il proprio bimbo in braccio. E aumentano sempre di più le coppie che hanno avuto anche un secondo bambino grazie alle tecniche di PMA: al Policlinico di Milano quasi 6 su 10 (58%) portano a termine con successo anche la nuova gravidanza. Eventi ancora più speciali, che ci siamo fatti raccontare da Walter Vegetti, responsabile della Struttura di Procreazione Medicalmente Assistita del Policlinico di Milano.

 

Cosa accade dopo la prima gravidanza portata a termine con la PMA? Si possono avere altri figli? 

Sì, qualora non subentrassero controindicazioni legate alla salute della donna per eventi intercorsi durante la prima gravidanza o nel periodo successivo. E' quindi possibile accedere di nuovo alla procreazione medicalmente assistita per una nuova gravidanza.

 

Se dopo una gravidanza con PMA si vuole avere un secondo bambino, si fa lo stesso percorso della prima volta? Ci sono invece possibilità che la seconda gravidanza sia ottenuta in modo fisiologico?

In genere si consiglia lo stesso percorso in caso la situazione medica riproduttiva della coppia non sia cambiata. Spesso è possibile utilizzare embrioni o ovociti crioconservati, evitando una nuova stimolazione ormonale e un nuovo prelievo ovocitario, ovviamente se si era riusciti a crioconservarli in occasione del ciclo precedente. In alcuni casi però è anche possibile un concepimento spontaneo, se la ragione della infertilità di coppia era temporanea e non assoluta (ad esempio un disturbo dell’ovulazione che nel frattempo si può risolvere spontaneamente).

 

Alla seconda gravidanza con PMA la donna è in età più avanzata rispetto alla prima; però ha già affrontato il percorso almeno una volta con successo. Come cambiano quindi le percentuali di "bimbo in braccio"? Sono migliori o progressivamente peggiori?

In genere le percentuali di successo della seconda PMA possono essere inferiori perché l’età della donna è aumentata, quindi si consiglia di non far passare troppo tempo per un secondo figlio, anche perché spesso le coppie si rivolgono a noi per una prima gravidanza già superati i 35 anni e dopo i 38-40 anni i tassi di gravidanza con la PMA sono decisamente più bassi. Questo non vale in caso si utilizzino embrioni o ovociti crioconservati: in questo caso le percentuali di successo vanno riferite all’età in cui la donna era stata stimolata e aveva crioconservato embrioni o ovociti, quindi le probabilità rimangono le stesse del ciclo precedente. Bisogna anche sottolineare come aver già avuto un successo riproduttivo con la PMA sia un fattore favorevole: secondo i dati della letteratura scientifica, per queste coppie la possibilità di gravidanza è doppia rispetto a quelle che non hanno alle spalle un successo della PMA.

 

Come vive la coppia il percorso per la seconda volta? E' più semplice a livello psicologico ed emotivo, oppure lo stress va sempre tenuto in considerazione? Quanto impattano questi aspetti sulle possibilità di successo?

Secondo un nostro studio scientifico in corso di pubblicazione, su 374 pazienti trattate tra il 2013 e il 2016 e che avevano ottenuto una prima gravidanza, 188 sono tornate per un secondo ciclo entro 5 anni. La metà delle coppie quindi non ritornava e le ragioni erano un concepimento spontaneo, il non desiderio di un secondo figlio oppure, nonostante il desiderio di un secondo figlio, incidevano l’impegno fisico-emotivo di un ciclo PMA e le basse aspettative di una seconda gravidanza. Quindi lo stress psico-emotivo impatta sicuramente sulla volontà di tornare o meno nel percorso PMA per un secondo figlio; quanto impatti sulle percentuali di successo rimane invece un dato da esplorare.

 

Dopo quanto tempo dalla prima PMA è indicato intraprendere la seconda gravidanza? Quali limiti bisogna tenere in debita considerazione?

Se il parto è avvenuto in modo naturale in realtà non esiste un periodo necessario di attesa per una seconda gravidanza, se invece è stato necessario un parto cesareo converrebbe attendere più o meno 12 mesi. Un altro discorso è l’età: il basso tasso di successo dopo i 40 anni e soprattutto dopo i 43 anni, se occorre ripetere la stimolazione ormonale, suggeriscono di non ritardare troppo la ricerca del secondo figlio. Questo discorso non vale per embrioni e ovociti crioconservati, che consentono di mantenere le stesse possibilità di successo che la coppia aveva al momento della stimolazione. Per quanto riguarda le eventuali patologie, bisogna assicurarsi che non siano subentrate controindicazioni alla gravidanza legate alla salute della donna per eventi avvenuti durante o dopo la prima gravidanza.

 

Quante seconde gravidanze grazie alla PMA sono avvenute al Policlinico tra le coppie che seguite ogni anno?

In Policlinico abbiamo osservato un 50% di coppie che sono tornate nel percorso PMA per il secondo figlio. In uno studio scientifico simile al nostro, presente in letteratura, a tornare nel percorso erano più spesso pazienti giovani, che avevano recuperato molti ovociti, che non avevano figli prima di quello ottenuto con la PMA; tra le coppie seguite in Policlinico invece, a tornare sono soprattutto quelle che avevano crioconservato embrioni: questo probabilmente per un aspetto etico (volontà di non abbandonare gli embrioni) e per un aspetto pratico (non dover ripetere la stimolazione ormonale e il prelievo ovocitario). Dai nostri dati, il 58% delle coppie tornate nel nostro centro ha ottenuto una seconda gravidanza.

E' sempre importante però ricordare che la gravidanza presenta di per sé dei rischi di salute, sia per la madre sia per il feto, che aumentano all’aumentare dell’età della donna. Quindi è sempre consigliabile non rimandare troppo la ricerca di un primo o di un secondo figlio, per avere più possibilità di passare il periodo della gravidanza serenamente e senza incappare in complicanze anche temibili.