Bronchite e Polmonite: 15 cose da sapere
— Valentina Meschia, con la consulenza scientifica di Francesco Blasi, Direttore Pneumologia e Fibrosi Cistica
Polmonite e bronchite, spesso confuse fra loro, sono due infezioni respiratorie dai sintomi simili ma molto diverse fra loro per causa e terapia. Per questo è importante che vengano diagnosticate da un medico e non ricorrere a soluzioni fai-da-te che potrebbero non solo non avere alcun effetto, ma peggiorare la situazione e lo stato di salute di chi ne è colpito.
Per approfondire e meglio comprenderne le differenze tra bronchite e polmonite, abbiamo incontrato il Professor Francesco Blasi, Direttore della Pneumologia e Fibrosi Cistica del Policlinico di Milano.
1) Cosa sono polmonite e bronchite?
La polmonite consiste nell'infiammazione dei piccoli sacchi d’aria nei polmoni, gli alveoli. In genere insorge a seguito di una infezione da parte di batteri e virus che porta a una riduzione della capacità dei polmoni di scambiare ossigeno e anidride carbonica. Questo causa o aggrava una condizione di insufficienza respiratoria e rende necessaria la somministrazione di ossigeno fino alla risoluzione dell'infezione.
La bronchite invece, rappresenta l'infiammazione dei bronchi, le vie aeree che trasportano l'aria dall’ambiente esterno fino agli alveoli. Essa è di origine prevalentemente virale e più raramente batterica e tende a causare tosse persistente e produzione di muco.
Esse possono presentarsi in tutte le fasce d’età e in genere con maggiori complicazioni nei neonati, negli anziani e in persone immunocompromesse.
2) Quali sono i sintomi?
In entrambi i casi possono essere presenti febbre, malessere generale, difficoltà respiratoria e respiro sibilante. Riconoscere le differenze tra le due condizioni è fondamentale poiché guida a un approccio terapeutico mirato.
3) Come avviene la diagnosi?
Una diagnosi accurata si basa sulla visita del paziente (esame clinico) per valutare i sintomi e raccogliere tutte le informazioni utili (anamnesi). In alcuni casi, la conferma definitiva può richiedere l’utilizzo di esami diagnostici specifici.
4) Quali sono i possibili esami di approfondimento?
Gli esami radiografici, come la radiografia toracica (Rx) e la tomografia computerizzata (TAC), possono essere strumenti utili per differenziare le due condizioni. La polmonite si presenta spesso con infiltrati polmonari evidenti sulla radiografia del torace, mentre nella bronchite i segni radiologici possono essere meno evidenti o assenti.
Mentre gli esami del sangue possono offrire altre indicazioni preziose. In caso di polmonite, infatti, si possono osservare alterazioni nei livelli di globuli bianchi e nei cosiddetti “indici di flogosi” (cioè i marcatori di infiammazione che riflettono una risposta immunitaria del paziente nei confronti dell’infezione), mentre la bronchite può mostrare valori più vicini alla norma.
5) In generale, quali sono le terapie che vengono prescritte?
Il trattamento tempestivo è fondamentale per prevenire complicazioni, specialmente in alcune situazioni come nei pazienti più fragili, nei bambini e durante la gravidanza.
In linea generale si può dire che: in caso di polmonite di origine batterica gli antibiotici sono spesso prescritti per contrastare l’infezione; se di origine virale il trattamento è mirato a lenire i sintomi e supportare il sistema immunitario mentre combatte l’infezione; se è correlata al virus dell’influenza e di SARS-CoV2 (COVID-19) sono disponibili farmaci antivirali specifici.
Per la bronchite invece, i trattamenti si concentrano principalmente sul controllo dei sintomi. Antinfiammatori e i broncodilatatori possono essere utilizzati per alleviare la tosse e il respiro sibilante. Può essere necessario l'utilizzo di fluidificanti delle secrezioni bronchiali per favorire l'espulsione del muco dai bronchi. Se di origine batterica, soprattutto nelle persone più fragili, può essere indicato l’utilizzo dell’antibiotico.
6) Perché è importante non ricorrere a rimedi fai-da-te?
Iniziare in autonomia terapie antibiotiche o di altro genere può compromettere sia la diagnosi sia lo stato di salute di chi è colpito da infezione respiratoria. Solo la diagnosi del medico permette di identificare il tipo di infezione e la causa, evitando la somministrazione di trattamenti inutili e prescrivendo precocemente la terapia adeguata. Come visto, il trattamento di polmonite e bronchite può variare molto in base al microrganismo coinvolto.
7) In quanto tempo si guarisce?
Nella maggior parte dei casi, con il trattamento appropriato, i sintomi possono migliorare gradualmente entro una o due settimane. In alcune situazioni il recupero completo può però richiedere più tempo, soprattutto se presenti altre patologie o se l'infezione è particolarmente seria.
8) Ma dopo la guarigione sono necessari degli accertamenti specifici?
Degli accertamenti post-guarigione possono essere utili per valutare il ripristino completo della funzione polmonare e verificare la risoluzione dell’infezione, soprattutto in caso di fragilità o salute compromessa come accade negli anziani, in persone con malattie croniche o con sistema immunitario indebolito. La supervisione medica durante il periodo di recupero può contribuire a prevenire recidive o complicazioni.
9) Come avviene il contagio?
La bronchite, con un picco di incidenza nei mesi invernali, è comunemente di origine virale e si diffonde attraverso goccioline respiratorie note come “droplets”. Essa è favorita da condizioni di sovraffollamento in ambienti chiusi.
La polmonite, batterica o virale, si diffonde per contatto diretto con persone infette mentre si parla o attraverso colpi di tosse e starnuti. Essa può essere associata alla presenza di altre patologie come l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) tipica dei fumatori, l'immunodeficienza e altre condizioni di fragilità.
10) Il freddo è responsabile di queste infezioni respiratorie?
Le infezioni respiratorie, inclusa la polmonite e la bronchite, possono essere influenzate da una serie di fattori e sebbene il freddo possa predisporre al loro sviluppo, non è direttamente responsabile della loro insorgenza. Il freddo però, può compromettere il sistema immunitario, rendendo il corpo più suscettibile alle infezioni virali o batteriche.
11) Si possono prevenire?
La prevenzione di queste infezioni si basa su misure igieniche e comportamentali che ostacolino la diffusione di virus e batteri. Lavarsi frequentemente le mani, evitare il contatto ravvicinato con persone malate, coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce ed evitare luoghi affollati o utilizzare le mascherine durante i periodi di alta diffusione delle infezioni respiratorie sono alcune precauzioni fondamentali.
I vaccini, inoltre, sono un’arma fondamentale nel ridurre l’incidenza e la gravità di queste infezioni offrendo una difesa significativa contro i patogeni responsabili, sia virali che batterici. Nel caso della polmonite esistono vaccini specifici progettati per prevenire le infezioni da alcuni batteri comuni, come Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae tipo B e Bordetella pertussis. Questi vaccini sono raccomandati per fasce specifiche della popolazione, come bambini, anziani e persone con condizioni di salute predisponenti.
La vaccinazione offre un’efficace protezione contro le forme virali e batteriche di polmonite, riducendo il rischio di sviluppare gravi complicazioni. La vaccinazione antinfluenzale può svolgere un ruolo significativo nella prevenzione delle forme virali di bronchite, riducendo la frequenza e la gravità delle infezioni influenzali che possono essere un fattore scatenante. Infine, è da poco disponibile un nuovo vaccino per il virus Respiratorio Sinciziale (RSV) che è uno degli agenti virali più comunemente implicato nella bronchite e nella polmonite sia del bambino che dell’adulto.
12) In gravidanza come ci si deve comportare?
Sicuramente la prevenzione è il primo passo. Nel caso in cui si sospetti un'infezione respiratoria in corso è importante rivolgersi subito al proprio medico per poter valutare un trattamento adeguato. Alcuni sintomi di queste infezioni possono mimare i normali cambiamenti legati alla gravidanza: solo il consulto del medico può portare a una diagnosi precisa e conseguente approccio terapeutico mirato e sicuro per trattare queste infezioni durante questo periodo delicato. E sempre in accordo con il proprio medico è utile inoltre valutare l’idoneità e la necessità di vaccinazioni preventive, come quella antinfluenzale che può ridurre il rischio di sviluppare forme gravi di bronchite virale e proteggere mamma e bambino durante la gravidanza.
13) Negli ultimi anni si è spesso sentito parlare di polmonite da Covid-19. In cosa consiste?
Per quanto riguarda il COVID-19 è importante notare che, sebbene sia una forma di polmonite virale, questa differisce significativamente da altre forme di polmonite e bronchite. Il COVID-19 è causata dal coronavirus SARS-CoV-2 e può presentare sintomi simili alla polmonite, ma ha caratteristiche distintive che richiedono trattamenti e percorsi di cura specifici. Un altro esempio di come sia importante consultare il proprio medico e non procedere con diagnosi e terapie fai-da-te.
14) Come procede la ricerca nel campo delle malattie respiratorie?
La ricerca in pneumologia è in costante evoluzione. Gli sforzi attuali si concentrano sullo sviluppo di terapie più mirate e su strategie preventive migliorate. Gli studi mirano anche a comprendere meglio le interazioni tra agenti patogeni e sistema immunitario al fine di sviluppare vaccini più efficaci e terapie innovative.
15) Quale impatto hanno bronchite e polmonite nel Mondo?
L'epidemiologia* della bronchite e della polmonite ha un impatto significativo sulla salute globale. In un Mondo in cui le malattie respiratorie continuano a rappresentare una sfida, l’informazione accurata, la consapevolezza e un approccio proattivo alla prevenzione possono influenzare positivamente la salute globale, mitigando l'impatto di queste patologie sull'individuo e sulla comunità. Con questo approfondimento si vuole sottolineare come sia importante:
- la comprensione delle differenze tra queste affezioni respiratorie.
- la consapevolezza delle loro manifestazioni, diffusione ed effetto su diverse fasce della popolazione per contribuire a una diagnosi tempestiva e l'attuazione di pratiche preventive.
- l'igiene respiratoria e le vaccinazioni come strumenti fondamentali nella riduzione dell'incidenza e della gravità di queste infezioni
- la ricerca che continua a giocare un ruolo cruciale nel migliorare le terapie e nell'identificare strategie preventive più efficaci.
* studio della distribuzione e frequenza