L'importanza di chiamarsi Colombo: la storia di un cognome e il suo nesso con la Ca' Granda
— Nino Sambataro
Tutti noi abbiamo almeno uno o due Colombo nella cerchia dei nostri conoscenti e amici. E in effetti Colombo è uno dei cognomi più diffusi in Italia, soprattutto a Milano e in Lombardia.
I due più famosi sono forse il Cristoforo che scoprì l’America – anche se non l’ha fatto apposta – e al quale è perciò dedicato il Columbus Day, e il compianto Tenente Colombo (Columbo nella versione originale), forse meno importante del primo ma più amato dal pubblico, soprattutto dai nativi americani, che invece con il Cristoforo hanno un conto ancora aperto.
Eppure, nonostante la grande fama di questo cognome, non tutti ne conoscono l’origine.
D’altra parte non la conosceva neanche l’autore del presente articolo, prima di scriverlo. Ma mi sono ben documentato apposta. La cosa interessante è che la Ca' Granda, il nostro Ospedale, c'entra anche con l'araldica e con l'origine del cognome Colombo. Vediamo come.
Nel 1456 fu fondata a Milano la Ca' Granda, un grande istituto che – tra le altre cose – si occupava di accogliere bambini abbandonati. Questi bambini, chiamati esposti, erano spesso il frutto di unioni illegittime o di famiglie che non potevano permettersi di prendersene cura. La Ca' Granda provvedeva a far crescere gli esposti affidandoli a famiglie contadine. In questo modo i bambini potevano ricevere cure e un'istruzione.
Per distinguere gli esposti dagli altri bambini, la Ca' Granda iniziò ad assegnar loro un cognome comune: Colombo. Questo cognome deriva dall'insegna dell'Ospedale, che raffigura la colomba dell'Annunciazione. L'uso del cognome Colombo così si diffuse gradualmente nel corso del XVII e XVIII secolo.
Nel 1813, Napoleone – che doveva per forza mettere mano dappertutto – impose l'obbligo del cognome per tutti i cittadini del Regno d'Italia. Questo evento contribuì a consolidare l'uso del cognome Colombo per gli esposti milanesi. Nel 1825 poi, il governo austriaco, che controllava il Lombardo-Veneto, introdusse una normativa per gli ospizi per trovatelli. Questa normativa prevedeva che gli esposti ricevessero un cognome 'particolare', diverso per ciascuno e inventato. Il cognome Colombo cessò quindi di essere l'unico. Tuttavia, molti degli esposti che avevano ricevuto questo cognome lo conservarono.
Ovviamente gli esposti non erano un fenomeno solo milanese o lombardo: in tutte le regioni d’Italia molti bambini di famiglie povere venivano lasciati agli ospedali o alle opere pie che li accoglievano e li accudivano. I cognomi di questi bambini cambiavano a seconda della regione o del luogo che li accoglieva. Citiamo solo i più diffusi: Esposito, Esposti, Degli Esposti, Sposito, Sposati, Trovato, Trovati, Incerti, Innocenti, Sperandio, Diotaiuti, Diotallevi, Diolosa. Il significato di questi cognomi è chiaro: indicano che il bambino è stato abbandonato e che non si conosce l'identità dei suoi genitori. O quantomeno che solo Dio la conosce.
Tornando ai Colombo, la prossima volta che ne incontrate uno potrete fare sfoggio di queste conoscenze e spiegargli l'origine del suo cognome e il suo legame con la Ca' Granda.
Articolo tratto dal magazine Blister, storie dal Policlinico per curare l'attesa.