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13/02 2024
Salute Ricerca

#MalattieRare. Quando virus, batteri e funghi diventano un pericolo perché le difese non funzionano

— di Ilaria Coro, con la consulenza scientifica delle specialiste del Policlinico di Milano

Al Policlinico da oltre 40 anni un percorso dedicato alle Immunodeficienze Primitive per tutte le età della vita.

Per alcune persone un semplice raffreddore non è solo una banale scocciatura poichè l’incontro con virus, batteri e funghi può trasformarsi in un serio pericolo per la salute. Se poi fin dall’infanzia le difese immunitarie sembrano essere meno efficaci, è importante individuarne la causa. Si stima che siano fra i 5.000 e i 10.000 gli italiani nati con uno degli oltre 400 difetti attualmente conosciuti del sistema immunitario, una condizione chiamata immunodeficienza primitiva, talvolta ereditaria.

Quali sono i campanelli di allarme e come intervenire? Per saperne di più ne abbiamo parlato con le specialiste di riferimento delle reti italiane ed europee per le Immunodeficienze Primitive del Malattie Rare Center del Policlinico di Milano.

 

Che cosa sono le Immunodeficienze Primitive?

Sono un gruppo di malattie rare congenite e croniche che presentano una risposta immunitaria "difettosa", incapace di far fronte alle infezioni. Il difetto può essere causato da alcune mutazioni genetiche che clinicamente si manifesta con un aumento della frequenza e della gravità delle infezioni delle vie aeree, come sinusiti, otiti, bronchiti e polmoniti, e/o infezioni intestinali, cutanee. Alcune di queste immunodeficienze predispongono anche a malattie autoimmuni, allergie molto gravi e alcuni tumori.

 

Quali sono i sintomi?

Oltre alle infezioni, a volte il sintomo di esordio, a volte il sintomo di esordio è l’ingrandimento dei linfonodi, sintomo comune ad altre malattie, per cui è più difficile arrivare una diagnosi. In altri casi i sintomi sono più sfumati e possono essere trascurati o non riconosciuti in età pediatrica con diagnosi che arrivano solo in età adulta. Questo ritardo favorisce lo sviluppo di complicanze, in particolare a carico dell’apparato respiratorio, come le bronchiectasie. Una corretta diagnosi precoce è quindi fondamentale per affrontare in modo adeguato la malattia.

 

Come si diagnosticano?

Esistono alcuni “campanelli di allarme” (vedi box sotto) che vengono individuati grazie a un’accurata raccolta della storia clinica e l’esecuzione di esami, come l’emocromo, l’elettroforesi serica, le immunoglobuline (cioè gli anticorpi prodotti dalle cellule del sistema immunitario), permettono di sospettare queste patologie. Lo specialista valuterà poi se procedere con indagini di approfondimento che possono essere eseguite in centri specializzati, come il Policlinico di Milano.

 

Quali sono le possibili cure?

Le terapie possono essere molto differenti in base al tipo di immunodeficienza primitiva. L’uso tempestivo degli antibiotici, antivirali e antifungini è fondamentale per curare o prevenire le infezioni.
Alcune persone necessitano per tutta la vita della terapia profilattica con immunoglobuline - anticorpi ottenuti dal plasma di donatori sani - per prevenire le infezioni con le loro possibili complicanze. Il trapianto di midollo osseo è ora indicato per diverse di queste malattie, mentre la terapia genica è già una realtà per alcune forme monogeniche.

 

Qual è il percorso di cura in Policlinico?

In Policlinico un team multidisciplinare si dedica all’assistenza a 360° e segue ad oggi oltre 700 pazienti. Un percorso nato nella Clinica Pediatrica De Marchi dell'Ospedale negli anni ‘70 quando la scoperta delle prime forme di immunodeficienze primitive e la passione di alcune specialiste hanno permesso di dare una diagnosi a neonati, bambini e ragazzi che venivano ricoverati per infezioni ricorrenti, a volte così gravi da impedire di arrivare alla maggiore età. All’inizio degli anni 2000, vista la sopravvivenza di questi pazienti grazie ai progressi della medicina, il gruppo pediatrico ha iniziato la collaborazione con un’internista esperta in patologie complesse del sistema immunitario nell’adulto. Da allora si è creato un team di cura e ricerca con un'alta expertise per la diagnosi e la cura delle immunodeficienze primitive di tutte le età.

 

A che punto è la ricerca in Policlinico?

La partecipazione alle reti nazionali e internazionali assicura lo scambio di informazioni e la condivisione di protocolli innovativi e condivisi di ricerca e cura. Ne è un esempio lo studio multicentrico pubblicato sulla rivista Allergy, Asthma & Clinical Immunology che ci ha visto coinvolti e che riporta i dati del registro della rete nazionale per le immunodeficienze primitive (IPINet) relativi a 30 pazienti italiani affetti da una forma molto rara, che colpisce circa 1 su un milione, chiamata “Sindrome di Giobbe”.
Un altro lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Pediatrics è incentrato sul percorso di diagnosi, cura, transizione dall’età pediatrica a quella adulta, conoscenza e gestione delle complicanze dei pazienti seguiti negli ultimi 30 anni affetti da Immunodeficienza Comune Variabile.
Nel caso di malattie rare così complesse, è quindi determinante la gestione in centri che dispongono di expertise specifiche e di una rete di specialisti dedicati, come al Policlinico di Milano dove vengono seguiti molti dei pazienti ormai adulti presenti in Italia.

 

Dal 1999 l’Associazione Pazienti Immunodeficienze Primitive (AIP) è al fianco del nosto Ospedale e dei centri di riferimento della rete italiana IPINet mantenendo un ruolo attivo nella corretta informazione e sensibilizzazione su queste malattie rare con progetti di sostegno e un sistema di comunicazione sempre in aggiornamento (www.aip-it.org).

 

Il Policlinico di Milano è punto di riferimento delle principali reti nazionali ed internazionali per lo studio delle immunodeficienze:

  • IPINet - Italian Primary Immunodeficiency Network
  • ESID - European Society for Immunodeficiencies
  • ERN RITA Rare Immunodeficiency, AuToinflammatory and Autoimmune Disease dell’European Reference Network

 

I 10 CAMPANELLI D'ALLARME delle Immunodeficienze Primitive negli adulti

  1. Più di 2 otiti in un anno
  2. Più di 2 sinusiti in un anno, in paziente non allergico
  3. Almeno 1 polmonite all'anno per più di un anno
  4. Diarrea cronica con perdita di peso
  5. Infezioni virali ricorrenti (raffreddore, herpes, verruche, condilomi)
  6. Frequente necessità di antibiotici per via endovenosa
  7. Ascessi ricorrenti della cute o di organi interni
  8. Infezione da candida orale o cutanea persistente
  9. Infezione da micobatteri atipici
  10. Familiarità per immunodeficienza primitiva

I 10 CAMPANELLI DI ALLARME delle Immunodeficienze Primitive nei bambini

  1. Più di 8 otiti l'anno
  2. Più di 2 sinusiti l'anno
  3. Più di 2 mesi di antibiotici in un anno
  4. 2 polmoniti in un anno
  5. Bambino con ritardo di crescita o sottopeso
  6. Ascessi ricorrenti della pelle o degli organi interni
  7. Infezione da candida orale o cutanea persistente
  8. Necessità di terapia antibiotica per via endovenosa per eradicare un'infezione
  9. Più di 2 infezioni gravi in un anno
  10. Familiarità per immunodeficienza primitiva