Mononucleosi, malattia infettiva senza età
— Valentina Meschia, con la consulenza scientifica di Alessandra Bandera, Infettivologa
Conosciuta come "malattia del bacio", la mononucleosi è un'infezione molto diffusa non solo tra innamorati e giovanissimi, ma anche nella prima infanzia per contatto con oggetti o giochi contaminati portati alla bocca. Causata da un herpes virus 'particolare', questa malattia ha un tempo di incubazione molto lungo che può raggiungere anche i 50 giorni. Uno dei sintomi tipici è la spossatezza prolungata che però spesso viene sottovalutata e associata ad altre cause.
Per saperne di più abbiamo incontrato Alessandra Bandera, Direttore delle Malattie Infettive del Policlinico di Milano.
Cos'è la mononucleosi?
La mononucleosi è una malattia infettiva causata dal virus di Epstein-Barr (EBV), anche chiamato herpes virus umano di tipo 4. Il virus si trasmette tramite la saliva, ad esempio per condivisione di bicchieri o posate, contatto con oggetti contaminati, baci o per effetto di goccioline di saliva disperse con starnuti.
Quali sono i sintomi di questa infezione?
I sintomi più comuni della mononucleosi infettiva sono febbre, stanchezza, mal di gola e ingrossamento dei linfonodi del collo, ma possono essere presenti anche cefalea, dolori muscolari, nausea, brividi e ingrossamento del fegato e della milza. In genere compaiono dopo 4-7 settimane dal contagio e si risolvono spontaneamente dopo circa 10-14 giorni.
Come si diagnostica?
La diagnosi si basa prima di tutto sulla visita e riconoscimento dei segni e sintomi caratteristici della malattia, ma anche sugli esami del sangue che possono evidenziare un rialzo dei linfociti e un aumento di alcuni enzimi indici della funzionalità del fegato (es: transaminasi, gamma-glutamil transferasi).
A conferma del sospetto diagnostico si possono effettuare il dosaggio degli anticorpi specifici per EBV nel sangue.
Può venire più volte nella vita?
Una volta contratta la malattia in linea generale si sviluppa una immunità permanente. Questo significa che una volta contratta la malattia è difficile infettarsi una seconda volta. C'è da dire però, che dopo la guarigione il virus non viene definitivamente eliminato dal nostro organismo, ed è possibile che si attivi nuovamente in caso di deficit del sistema immunitario, come accade per altri virus (herpes, varicella, fuoco di Sant'Antonio).
Ma è una malattia tipica dell'adolescenza?
Chiamata anche "malattia del bacio", visto la sua trasmissione attraverso la saliva, viene più frequentemente diagnosticata durante l’adolescenza; da qui l'idea che sia una infezione che colpisce solo i giovanissimi. In realtà, la mononucleosi è più diffusa di quanto si pensi e può manifestarsi a tutte le età.
Si può prevenire? Esiste un vaccino?
Ad oggi, non sono disponibili vaccini contro l’infezione da Epstein-Barr. E la prevenzione consiste nell'evitare, ad esempio, di scambiarsi bicchieri e posate, evitare luoghi sovraffollati e condizioni di scarsa igiene, un po' come per tutte le malattie infettive a trasmissione aerea.
Come viene trattata?
Non esistono terapie antivirali specifiche per l’infezione da EBV e trattandosi di un’infezione virale non necessita di terapia antibiotica. Vengono prescritti riposo e farmaci antinfiammatori o antidolorifici che agiscono sui sintomi come febbre e dolore diffuso.