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14/05 2024
Salute

Terapie innovative cambiano la storia del melanoma

— di Ilaria Coro con la consulenza scientifica di Nerina Denaro, oncologa del Policlinico di Milano

Il suo nome deriva dal greco melanos (nero) e oma (tumore) ed è il cancro della pelle più conosciuto: si tratta del melanoma, una neoplasia che quando raggiunge gli strati più profondi della cute è in grado di diffondersi anche in altri organi mettendo a rischio la vita del paziente.
Una caratteristica che, fino a pochi anni fa, riduceva l’aspettativa di vita a meno di un anno. Oggi però, grazie alla scienza, anche in questi casi è possibile intervenire con successo utilizzando terapie innovative che - in metà dei casi - permettono di far diventare il melanoma metastatico una patologia cronica. Ottimi risultati che però non devono far abbassare la guardia perché il primo passo contro questo tumore rimane sempre la prevenzione.

Per saperne di più sulle cure all’avanguardia che si possono effettuare in centri specializzati, ne abbiamo parlato con Nerina Denaro, specialista dell’Oncologia Medica del Policlinico di Milano.

 

Come si può trattare il melanoma metastatico?

Fino ad una decina di anni fa le uniche strategie terapeutiche erano l'approccio chirurgico e chemioterapico che permettevano un modesto controllo della malattia. L’aspettativa di vita in presenza di metastasi da melanoma era di soli 9 mesi dalla diagnosi. Dal 2011, anno dell’approvazione della prima immunoterapia negli Stati Uniti, la storia di questa malattia è cambiata. La svolta è stata puntare l’attenzione sul sistema immunitario che, se stimolato con specifici farmaci, riconosce e attacca le cellule tumorali contrastando con successo la malattia. Oggi, infatti, con la combinazione di due farmaci immunoterapici la metà dei pazienti con melanoma metastatico è viva a oltre 7 anni dalla diagnosi.

 

Esistono altre terapie innovative efficaci?

Per combattere il melanoma metastatico abbiamo anche i farmaci biologici o “intelligenti”, i cosiddetti “farmaci a bersaglio molecolare”, in grado di colpire le cellule interessate da una particolare mutazione del DNA che coinvolge il gene BRAF. Questo consente di non danneggiare le cellule sane, con una riduzione degli effetti collaterali e un aumento della qualità di vita. Soprattutto, i dati scientifici confermano anche l’efficacia a lungo termine: un ottimo risultato che potrebbe far diventare questo tumore aggressivo una malattia cronica.

 

Per trovare una cura anche per i pazienti che non rispondono positivamente, la ricerca in che direzione di sta muovendo?

La ricerca si sta concentrando su nuove strategie che aiutino a migliorare l'effetto dell'immunoterapia. Come, ad esempio, con i vaccini terapeutici a mRNA. Di solito, la parola vaccino si associa subito alla prevenzione delle malattie. In realtà, non hanno solo questa funzione. Possono infatti stimolare la produzione di anticorpi e di cellule immunitarie in grado di riconoscere particolari proteine che si trovano sulla superficie solo delle cellule neoplastiche. Dalle sperimentazioni arrivano dati incoraggianti che mostrano una riduzione significativa del rischio di recidiva.


Grazie alla scienza sono stati fatti e si stanno facendo notevoli passi avanti nella cura del melanoma metastatico ma non dobbiamo abbassare la guardia e spingere sempre di più sulla prevenzione.

È la diagnosi precoce l’arma più efficace nella lotta al melanoma:

Il primo passo è un’esposizione responsabile alla luce solare. Per ridurre il rischio di melanomi è raccomandato l’uso di creme solari che riflettono, assorbono e/o dissipano le radiazioni ultraviolette. In particolare, i bambini non devono essere esposti al sole se non nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio; l’abbronzatura va acquisita progressivamente e va evitata

Per individuare tempestivamente un melanoma è importante eseguire frequentemente un autoesame della cute e sottoporsi periodicamente a una visita dermatologica, per notare subito eventuali cambiamenti o anomalie.

Diagnosticare tempestivamente consente di individuare la malattia quando è ancora in fase localizzata e di asportarla chirurgicamente così da evitare la sua diffusione in altri organi

Al Policlinico di Milano è attivo un percorso per prevenire, diagnosticare e trattare al meglio il melanoma.
Un team multidisciplinare - formato da vari specialisti: dermatologo, oncologo, chirurgo generale, chirurgo maxillo-facciale, anatomo-patologo, radiologo, radioterapista - si prende cura del paziente ed elabora un piano di trattamento condiviso tenendo conto di vari fattori come l’età, le condizioni generali di salute e lo stadio del tumore.

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