Otite del nuotatore: quando caldo, mare e piscina mettono a rischio la salute delle orecchie
— Ilaria Coro, con la consulenza scientifica di Lorenzo Pignataro, direttore dell'Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale del Policlinico di Milano
Estate, mare e piscina: un cocktail perfetto, ma che può diventare pericoloso…. Soprattutto per le nostre orecchie. Sì, perché sale e cloro, insieme al caldo della stagione estiva, son in grado di rovinare le nostre vacanze favorendo lo sviluppo di un’infezione molto dolorosa: l’otite del nuotatore. Si tratta di una particolare forma di otite che si può contrarre a tutte le età e principalmente d’estate, perché spesso associata a bagni ed immersioni in mare o in piscina.
Per capire la differenza rispetto all’otite “invernale”, come evitarla e cosa fare quando sembra non volerci lasciare, ne abbiamo parlato con Lorenzo Pignataro, direttore dell’Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale e del Dipartimento Area Chirurgica del Policlinico di Milano e professore ordinario dell’Università degli Studi di Milano.
Che cos’è l’otite del nuotatore?
È un'infezione che, di solito, interessa l’orecchio esterno costituito dal padiglione e dal condotto uditivo. Dopo un bagno al mare o in piscina, l'umidità intrappolata nel condotto, in sinergia con il sale o il cloro, può provocare una rottura della barriera cutanea aprendo la porta ai batteri o a miceti (funghi). A volte, per sviluppare questo tipo di otite è sufficiente l'umidità causata dal sudore che si crea nell’orecchio mentre si fa jogging, o si cammina, o si sta sotto il sole in una calda giornata o in presenza di una particolare anatomia del condotto uditivo, come nel caso di un diametro ridotto.
L’otite del nuotatore è molto dolorosa a livello dell'orecchio esterno, il dolore aumenta al tatto della regione anteriore del condotto (trago) o al tatto della regione posteriore del condotto, in corrispondenza della parte posteriore del padiglione. Altri sintomi includono prurito, gonfiore della zona, diminuzione dell’udito e dolore alla masticazione.
Qual è la differenza tra otite “invernali” e “estive”?
Le otiti invernali interessano generalmente l'orecchio medio, che è la parte compresa tra la membrana del timpano e l’orecchio interno. L’otite media generalmente si manifesta dopo una infezione nasosinusale, virale o batterica, grazie alla diffusione della infezione attraverso la tuba di Eustachio. Inoltre, può complicarsi con la perforazione della membrana timpanica, con la fuoriuscita di secrezione purulenta (otorrea). Anche questo tipo di otite è, soprattutto all’inizio, molto dolorosa per la presenza di secrezione nella cassa timpanica e per la concomitante infiammazione della membrana timpanica.
Cosa possiamo fare per evitare l’otite del nuotatore?
Tra le precauzioni per prevenire questo tipo di otite è fondamentale mantenere il condotto uditivo esterno pulito, senza cerume o pelle desquamata. Dopo una nuotata, ma anche dopo la doccia o lo shampoo, è buona norma asciugare l’orecchio con un panno morbido cercando di aiutare, se presente, l'acqua a defluire, evitando l’uso di corpi estranei (ad esempio cotton fioc) e tappi auricolari.
Come si cura l’otite esterna?
Prima di tutto evitare di fare entrare acqua nell’orecchio interessato, se proprio non si può fare a meno di bagnare la testa, coprirlo con cerotti dedicati idrorepellenti. Inoltre, in caso di persistenza della sintomatologia, è indicato rivolgersi allo specialista che potrà eseguire una medicazione dell’orecchio esterno e prescrivere una terapia antibiotica o antimicotica - a seconda della secrezione -, locale o per bocca, associata ad una analgesica/antiinfiammatoria.