Colpi di calore, bambini sotto i 2 anni più a rischio. Come prevenirli? Lo chiediamo all’esperto
— Valentina Meschia, con la consulenza scientifica dei pediatri Carlo Agostoni e Giuseppe Bertolozzi
Con l’arrivo dell’estate e l’innalzamento delle temperature, il nostro organismo ha l’importante compito di mantenere costante la temperatura corporea: e per farlo mette in pratica la termoregolazione.
Può accadere però che questo sistema di regolazione non funzioni correttamente, ad esempio in persone più “fragili” come gli anziani o i bambini, oppure quando vi è un elevato tasso di umidità. Se la termoregolazione si blocca, si può creare un accumulo di calore che causa un innalzamento improvviso della temperatura corporea, condizione definita come colpo di calore.
In Italia, nel periodo estivo, sul sito del Ministero della Salute è presente un bollettino giornaliero che mostra attraverso differenti colorazioni i livelli di rischio delle ondate di calore in molte città italiane per fornire a tutti i cittadini una “mappa del caldo” che consenta di affrontare nella maniera più adeguata e sicura le giornate estive.
Colpi di calore e bambini
I bambini, soprattutto sotto i 2 anni di età, sono più soggetti al colpo di calore in quanto la ridotta superficie corporea e lo strato sottocutaneo (che ha un’azione simile a un isolante) rendono difficile la dispersione del calore e il normale meccanismo di termoregolazione.
"La semplice idratazione con acqua naturale, con gli elettroliti naturalmente contenuti, data con regolarità e a temperatura ambiente, è la fonte vera e propria di idratazione nei bambini. I genitori dovrebbero semplicemente seguire le raccomandazioni di stare attenti ai segnali di sete o di tranquillità, come a quelli di fame e sazietà seguendo il concetto del “responsive feeding” del bambino - spiega Carlo Agostoni, Direttore del Pronto Soccorso Pediatrico del Policlinico di Milano - Valgono le raccomandazioni generali di una dieta maggiormente ricca di frutta e verdura fresche, che a loro volta apportano acqua e sali minerali in quantità opportuna senza aumentare il carico renale di sali, ma rispondendo alle maggiori richieste associate al caldo ed agli sforzi fisici all’aria aperta, sia in montagna sia in spiaggia al mare".
- Sintomi del colpo di calore
- Febbre
- Cute secca e mucose aride (segno di disidratazione)
- Riduzione della diuresi (fa meno pipì)
- Stato confusionale
- Alterazione ritmo sonno/veglia (il bambino, soprattutto piccolo, alterna momenti di agitazione/irritabilità con momenti di sonnolenza)
- Riduzione della fame
- Cosa fare se si sospetta un colpo di calore?
“Quando si manifestano i sintomi da colpo di calore è importante rivolgersi al proprio pediatra o al Pronto Soccorso, soprattutto quando i bambini sono molto piccoli – spiega Giuseppe Bertolozzi, pediatra del Pronto Soccorso Pediatrico – Se si è all’esterno e il bambino manifesta segni di mancamento, è importante portarlo in un luogo ombreggiato, fargli bere a piccoli sorsi acqua non fredda e se necessario sdraiarlo a terra con le gambe sollevate rispetto al corpo. Se il bambino non migliora e presenta uno stato confusionale o di incoscienza è necessario recarsi al Pronto Soccorso”.
10 consigli per prevenire il colpo di calore nei bambini
1) Evitare di farlo uscire e di fargli praticare attività fisica o sportiva nelle ore più calde (dalle 11 alle 17)
2) Esporre il bambino con prudenza e solo dopo l’anno di vita al sole diretto, mai negli orari più a rischio, e utilizzare sempre creme solari ad alta protezione
N.B. I raggi solari sono molto utili perché favoriscono la produzione di vitamina D, ma l’esposizione deve essere graduale. Un’esposizione al sole non protetta può causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle.
3) Aumentare la ventilazione dell’ambiente utilizzando un ventilatore o un condizionatore (temperatura ambientale di 23-24°)
N.B. Non passare continuamente da ambienti più caldi a quelli più freddi per evitare continui sbalzi termici.
4) Controllare l’umidità dell’ambiente con un deumidificatore
5) Far indossare al bambino indumenti leggeri, preferibilmente di lino o cotone, per facilitare la traspirazione ed evitare di coprirlo troppo
6) Vestire il bambino con colori chiari che respingono i raggi solari e far indossare un cappello a tesa larga e occhiali da sole
7) Bagnare spesso la testa e rinfrescare tutto il corpo con una doccia o con un bagno
8) Far bere al bambino molta acqua, offrendogliela più volte al giorno, per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione
9) Privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura e ridurre gli alimenti grassi, proteici e ricchi di sale
10) Non lasciare mai i bambini, anche per breve periodo, in un’automobile parcheggiata al sole