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17/09 2024
Salute

Sterilità e infertilità maschile e femminile: quali differenze?

— Rosy Matrangolo, con la consulenza scientifica di Chiara Dallagiovanna, ginecologa

Desiderare, tentare, informarsi, riprovare. Ma alla fine niente: anche questo mese la via per diventare genitori sembra negata. Le coppie in cerca di un figlio che trovano prime difficoltà in questo loro percorso provano emozioni contrastanti e spesso sono proprio i loro dubbi ad aumentare la frustrazione di una situazione che sembra non sbloccarsi. Fertilità e sterilità sono termini che non vanno intesi come sinonimi. Come spiegarli, allora? Ne parliamo con Chiara Dallagiovanna, ginecologa del Pronto Soccorso e Accettazione Ostetrico-Ginecologica e PMA del Policlinico di Milano.

Fertilità, infertilità e sterilità, cosa significano esattamente?

La fertilità è la capacità di un individuo (e di una coppia) di concepire entro 12 mesi di rapporti sessuali regolari non protetti. Con sterilità si intende l'incapacità di un individuo (e di una coppia) di concepire entro 12 mesi di rapporti sessuali regolari non protetti mentre l'infertilità fa riferimento all'incapacità di portare a termine una gravidanza fino a partorire un bambino vitale. Sia l'infertilità che la sterilità possono essere distinte in forma "primaria" o "secondaria": nel primo caso la coppia non ha mai concepito, mentre nel secondo esiste una storia di almeno un concepimento indipendentemente dall'esito di quella gravidanza.

Quali sono i requisiti di salute femminile da monitorare in caso di ricrca di una gravidanza?

Dobbiamo considerare diversi fattori:

  • Ovulazione spontanea e successiva produzione di adeguati livelli di progesterone
  • Normale produzione di spermatozoi mobili e normoconformati
  • Rapporti sessuali non protetti in fase peri-ovulatoria (eventualmente con ausilio di dispositivi che permettono di identificare i giorni fertili, i cosiddetti "stick dell’ovulazione") o rapporti sessuali non protetti regolari e frequenti (ogni 2-3 giorni)
  • Salute delle tube di Falloppio, che rappresentano l’organo deputato alla captazione dell’ovocita rilasciato dall’ovaio, nonché la sede dove avviene l’incontro tra ovocita e spermatozoo
  • Utero normoconformato ed endometrio (il tessuto che riveste l’interno della cavità uterina e in cui si impianta la gravidanza) adeguato

Nella nostra società esiste un problema di infertilità?

Nella specie umana la fecondità media non è molto elevata: solo il 25% delle coppie che ha rapporti regolari non protetti ottiene una gravidanza nel corso del primo mese e occorre circa 1 anno perché la gravidanza si verifichi nel 90% dei casi. Nel mondo occidentale il 20% delle coppie ha problemi di infertilità. Questa percentuale è in aumento perché:

  • aumenta l’età media in cui una donna ricerca una gravidanza
  • aumenta l’incidenza di malattie sessualmente trasmissibili che possono causare chiusura delle tube di Falloppio
  • aumenta l’incidenza delle problematiche legate al liquido seminale: ad esempio, il peggioramento del liquido seminale può dipendere da inquinamento ambientale e stile di vita scorretto

Quali sono le maggiori cause di sterilità?

Tra i fattori femminili, che incidono al 30%, includiamo endometriosi, problemi disovulatori/irregolarità mestruali, patologie delle tube di Falloppio, anomalie anatomiche, patologie genetiche. Tra i fattori maschili, che incidono anch'essi per un 30%, si considera la scarsa concentrazione/assenza di spermatozoi nel liquido seminale, la scarsa motilità degli spermatozoi e patologie genetiche. Va segnalato anche un 30% dovuto alla mancata identificazione di una causa alla fine del percorso diagnostico e, infine, un 10% di cause legate a fattori ummunologici o di coppia.

Cosa incide maggiormente sulla fertilità della donna?

L’età femminile avanzata rappresenta uno dei problemi più significativi in tema di sterilità di coppia: con l’avanzare dell’età femminile si riduce progressivamente sia la quantità, sia la qualità degli ovociti e pertanto:

  • si riducono le probabilità mensili di concepimento naturale: 30% a 20 anni, 25% a 30 anni, 20% a 35 anni, 10% a 40 anni
  • aumenta il rischio di aborti spontanei (che dipendono dalla qualità degli ovociti: 10% a 20-29 anni, 15-20% a 30-39 anni, 30-40% dai 40 anni
  • si riducono le probabilità di successo delle tecniche di fecondazione in vitro omologa (cioè quelle che prevedono l’utilizzo di gameti, ovociti e spermatozoi, della coppia): 45% prima dei 31 anni, 41% a 32-35 anni, 27% a 36-40 anni, 10% dai 41 anni.

Quando rivolgersi a un Centro di Procreazione Medicalmente Assistita?

In linea generale, si contatta un centro per la PMA:

  • dopo 12 mesi di rapporti regolari non protetti in assenza di concepimento, se la paziente ha meno di 35 anni
  • dopo 6 mesi di rapporti regolari non protetti in assenza di concepimento, se la paziente ha 35 anni o più
  • subito, qualora si sia a conoscenza di patologie che possono essere responsabili di mancato concepimento (sindrome dell’ovaio policistico, patologia genetiche, altre)

22 Settembre - Giornata Nazionale di Informazione e Formazione sulla Fertilità