Quando le vittime di violenza sessuale sono gli uomini
— Rosy Matrangolo, con la supervisione scientifica di Giussy Barbara, responsabile del SVSeD
Se ne parla un po’ di più, perché anche loro hanno iniziato a rompere il muro del silenzio. Sono gli uomini che hanno subito una forma di violenza sessuale e che lentamente hanno iniziato a parlarne e sporgere denuncia. Al Soccorso Violenza sessuale e Domestica del Policlinico di Milano (SVSeD) gli accessi da parte di vittime di sesso biologico maschile sono aumentati negli ultimi anni, probabilmente per una maggiore emersione del fenomeno.
Suona ancora strano a molti credere che un uomo possa subire violenza sessuale: sguazzando negli stereotipi, si pensa che questo possa accadere solo a persone con specifici orientamenti sessuali. Nulla di più sbagliato: non soltanto le violenze sessuali contro gli uomini sono sempre esistite, ma - come purtroppo accade anche a molte donne che subiscono questo tipo di violenze - possono subentrare fattori culturali, ambientali, sociali e psico-emotivi che rendono difficile portare alla luce quanto subito e chiedere giustizia. Ne parliamo con Giussy Barbara, responsabile del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica del Policlinico di Milano.
Cosa si intende per violenza sessuale sugli uomini?
Per violenza sessuale sugli uomini si intende esattamente la stessa cosa che vale per le donne o persone di qualunque sesso biologico, genere e orientamento sessuale. L’art 609 bis del nostro codice penale dice che chiunque, con violenza, minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da 6 a 12 mesi. Questo vale sia che la vittima sia donna, sia che sia uomo. È violenza sessuale qualsiasi atto sessuale commesso verso una persona senza che vi sia un valido consenso.
Quali sono le conseguenze dell'abuso sessuale sugli uomini?
L’abuso sessuale sugli uomini si associa a conseguenze psichiche di tipo traumatico e al rischio di malattie sessualmente trasmesse, oltre che a possibili lesioni dell’area genito-anale.
Quali sono i dati in percentuale sugli accessi al SVSeD della popolazione maschile?
Negli ultimi anni abbiano notato un aumento del fenomeno della violenza sessuale nella popolazione maschile. Nel 2022 in SVSeD abbiamo avuto 24 accessi per violenza sessuale in persone di sesso biologico maschile su un totale di 820 casi (3%). L’anno scorso il dato è salito a 54 casi su 856 accessi (6.3%).
Possiamo stimare una età media? Il fenomeno riguarda i più giovani che possono essere intesi come soggetti più vulnerabili e quindi esposti a queste violenze?
In media il fenomeno riguarda soprattutto la fascia di età tra i 18 e i 35 anni.
Quali sono i percorsi disponibili per chi ha subito una violenza sessuale?
I percorsi disponibili in SVSeD per uomini che hanno subito una violenza sessuale sono visite di tipo sanitario (valutazione dell'area genito-anale e di tutto il corpo, profilassi per malattie sessualmente trasmesse inclusa HIV), accertamenti di tipo forense (raccolta del materiale biologico e/o genetico, documentazione medico-legale delle lesioni), accompagnamento di tipo psicologico (percorsi individualizzati per il superamento del trauma) e legali (assistenza tramite avvocati di SVSDAD per l'iter giudiziario a seguito di denuncia d'ufficio o querela di parte). Nel caso in cui ci fossero anche delle necessità di natura sociale è possibile attivare anche la figura dell’assistente sociale.
Quali sono i contatti che possiamo dare come Policlinico per chi volesse saperne di più o chiedere aiuto?
I contatti sono quelli del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica, aperto 24 h su 24 per emergenze/urgenze.
Per chi subisce violenza sessuale, il contatto telefonico per il primo soccorso è 02.5503.2489, attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Sul “Dopo l’emergenza” è attivo il contatto telefonico 02.5503.2489 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00, sabato dalle 9.30 alle 14. Per informazioni, si può scrivere a svsed@policlinico.mi.it.