I difetti della vista possono influenzare l'equilibrio del bambino? Scopri il legame tra occhi e postura
— di Valentina Castellano Chiodo, con la consulenza scientifica di Silvia Osnaghi, oculista dell’età pediatrica del Policlinico di Milano
Forse non tutti sanno che l’occhio è il principale organo di senso collegato all’equilibrio e che tra le maggiori cause degli squilibri posturali ci può essere un difetto della vista non trattato. Cosa accade? Chi non vede bene, soprattutto i più piccoli, assume una postura storta, sbilenca per cercare di compensare il veder male. Imparare a osservare i bambini mentre giocano o studiano, è il primo passo per comprendere se ci sono disturbi della vista e intervenire tempestivamente per correggerli, e mantenere anche la schiena in salute.
Per fare chiarezza sulla possibile correlazione tra postura del bambino e i difetti della vista, ne abbiamo parlato con Silvia Osnaghi, oculista dell’età pediatrica del Policlinico di Milano.
Come si riesce a capire se la postura scorretta nei bambini è data da un disturbo della vista?
In oculistica la posizione anomala del capo (detta PAC) fornisce informazioni sullo stato visuo-motorio di bambini. In alcuni casi possono esserci segni di strabismo, che deve essere inquadrato il prima possibile per identificarne la natura ed eventualmente iniziare un percorso riabilitativo. Si procede con una visita oculistica, mirata a diagnosticare, escludere o monitorare questa o una possibile altra patologia degli occhi, e una visita ortottica (per escludere le anomalie dell’apparato neuromuscolare dell’occhio). In molti altri casi però, soprattutto in età neonatale, la PAC è di natura osteo-muscolare e quindi deve essere inquadrata da una visita fisiatrica, che permette di riscontrare problematiche di varia tipologia, in un quadro ortopedico, neurologico e respiratorio.
Come è possibile correggere le abitudini dei bambini per non danneggiare anche la schiena?
Controllare gli occhi dei bambini per tempo è certamente una soluzione vincente. Gli studi infatti ci insegnano che spesso i difetti refrattivi non corretti, ovvero quei difetti della vista che non consentono una visione distinta delle immagini, possano essere causa di una scorretta micro-postura, che può interferire con l’equilibrio e la stabilità durante le attività motorie fini, impedendo ai bambini di coordinare i movimenti delle mani e delle dita per eseguire attività complesse, come scrivere, disegnare o manipolare piccoli oggetti. Quindi potremmo dire: occhi sani e controllati, postura sana.
Device elettronici, televisione e stazioni di gioco. Quali regole bisognerebbe dare ai piccoli che non accennano a smettere di giocare e guardare video sul telefonino?
È stato dimostrato che l’utilizzo prolungato di dispositivi elettronici, quali tablet e cellulare in età pediatrica possano provocare la comparsa di atteggiamenti viziati del capo. In bambini predisposti alla miopia, ad esempio con entrambi i genitori miopi, l’utilizzo prolungato a distanza ravvicinata può anticipare l’insorgenza della miopia “scolare” e favorirne la più rapida progressione. È quindi importante raccomandarne un utilizzo limitato durante la giornata (sarebbe meglio non superare i 60 minuti non continuativi al giorno) e ad una distanza di circa 60 centimetri dal viso.
A che età fare la prima visita ortottica e oculistica?
Per la prevenzione dell’ambliopia, il cosiddetto occhio pigro, che si verifica quando vi è una persistente alterazione dell’immagine da un solo occhio, è necessario che tutti i bambini eseguano una prima visita ortottica e oculistica entro i 3 anni e mezzo e nel caso in cui l’esito sia negativo, si consiglia una seconda visita in età prescolare.
Ma attenzione perché in caso di famigliarità per strabismo, ambliopia e difetti di refrazione elevati la prima visita di screening deve essere anticipata ai 2 anni, visto che questi disturbi insorgono precocemente e devono essere trattati già nella prima infanzia, per evitarne l’aggravamento e aiutare i piccoli nello sviluppo corretto della vista.