Influenza stagionale: consigli e raccomandazioni per prevenire febbre e dolori
— di Valentina Castellano Chiodo, con la consulenza scientifica di Alessandra Bandera, Direttrice delle Malattie infettive del Policlinico di Milano
Tosse, febbre e male alle ossa, ma anche mal di gola, emicrania e brividi. Questi sono solo alcuni dei sintomi dell’influenza stagionale, che secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità in un mese ha già costretto a letto quasi un milione e mezzo di italiani.
L’influenza può durare da una settimana a dieci giorni e fra i sintomi ci possono anche essere nausea, vomito e diarrea, ma anche inappetenza e senso di affaticamento. Ma attenzione a non sottovalutare i primi segnali in quanto l’influenza può anche presentare forme ben più gravi e colpire soprattutto le categorie più fragili come i bambini piccoli e gli anziani, che potrebbero anche contrarre gravi complicanze.
Per questo motivo seguiamo le raccomandazioni di Alessandra Bandera, Direttrice delle Malattie Infettive del Policlinico di Milano, che ci chiarisce cos'è l’influenza e in che modo è possibile proteggere noi e chi ci sta intorno.
Cos’è l’influenza e come si diffonde?
L’influenza è una malattia respiratoria virale, molto contagiosa, che viene trasmessa dal contatto diretto con persone infette, ma anche attraverso oggetti contaminati e più comunemente tramite le goccioline che si diffondono nell’aria (dovute ad esempio a starnuti e tosse e allo stretto contatto con le persone in ambienti chiusi). Certi sintomi lievi possono essere un campanello d’allarme, quindi è meglio restare al caldo e in casa se iniziano il dolore alle articolazioni, la tosse o il raffreddore. Se non si sta attenti l’influenza può assumere forme di gravità preoccupanti: in molti casi si rende necessario il ricovero ospedaliero e in certi casi l’aggravarsi delle condizioni del paziente può anche avere conseguenze fatali.
Come possiamo prevenire l’influenza?
Ci sono tante buone abitudini di igiene e buon senso che vanno osservate e ci aiutano a non ammalarci. Alcune molto semplici come per esempio il lavarsi spesso le mani o il coprire naso e bocca se si starnutisce o tossisce, usare i fazzoletti monouso da gettare subito dopo l'utilizzo. Se si frequentano dei luoghi affollati come i mezzi pubblici è bene usare le mascherine chirurgiche e naturalmente evitare il contatto stretto con le persone ammalate. Senza dubbio la vaccinazione è lo strumento più efficace e sicuro per prevenire l’influenza stagionale e le sue complicanze.
Chi dovrebbe fare il vaccino per prevenire l’influenza?
La vaccinazione antinfluenzale è indicata per tutti, ma in particolare per alcune categorie:
- donne in gravidanza e nel periodo postpartum (nelle sei settimane dopo il parto);
- persone a partire dai 60 anni di età;
- bambini e ragazzi dai 6 mesi fino ai 17 anni (per cui è prevista una dose con spray nasale);
- persone più a rischio di complicanze in caso di infezione perché affetti da alcune patologie;
- familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di sviluppare forme più gravi di infezione;
- medici, personale sanitario e lavoratori in strutture sociosanitarie a contatto col pubblico;
- lavoratori e addetti a servizi pubblici essenziali come Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Protezione Civile;
- donatori di sangue;
- personale scolastico (docente e non docente).
Perché è importante prestare particolare attenzione alla fascia pediatrica?
I bambini sono i maggiori vettori del virus, dato che soprattutto i più piccoli hanno bisogno di un contatto stretto e cure continue, favorendo così la diffusione del contagio.
Perché per le donne in gravidanza è fortemente consigliato il vaccino contro l'influenza?
È importante che in gravidanza la donna si vaccini contro l’influenza per proteggere sé stessa e il suo bambino. Infatti, l’influenza contratta in gravidanza può essere più severa per la donna, ma soprattutto con la vaccinazione la madre trasferisce anticorpi al feto che, nei primi sei mesi di vita postnatale, avrà una protezione maggiore contro l’influenza, le malattie delle alte vie respiratorie e le otiti. Per la mamma che si vaccina inoltre, si riduce significativamente il rischio di parto pretermine e di basso peso alla nascita.
E per gli anziani perché il vaccino è così importante?
Gli anziani sottoposti a vaccinazione antinfluenzale vanno incontro a un minor numero di ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie e a una minore incidenza di scompenso cardiaco e mortalità rispetto ai non vaccinati. Nell’anziano, oltre all’influenzale è consigliata anche la vaccinazione antipneumococcica.
Dove si può fare il vaccino antinfluenzale?
Le vaccinazioni sono somministrate nei Punti vaccinali delle ASST, oltre che negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, nelle farmacie convenzionate e in alcune strutture sanitarie accreditate.
Il primo passo per effettuare il vaccino è contattare il proprio Medico/Pediatra di Famiglia così da verificare l'adesione alla campagna vaccinale ed eventualmente fissare un appuntamento nel suo studio.
In alternativa è possibile prenotare il proprio vaccino attraverso la piattaforma online di Regione Lombardia al link: https://prenotasalute.regione.lombardia.it/prenotaonline/ o contattando il numero verde regionale 800 894.545, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, a cui chiedere anche ulteriori informazioni.