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20/12 2024
Salute

Strabismo: da quello 'di Venere' a quello Falso, quando consultare lo specialista?

— di Ilaria Coro, con la consulenza scientifica di Nicola Currò, oculista

Da sempre, allo sguardo è attribuito un ruolo cruciale, non solo per la sua funzione visiva. Per Leonardo da Vinci, ad esempio, l’occhio è infatti “la finestra dell’anima” come dimostra l’enigmatico sguardo della Gioconda. Non è da meno Botticelli, che con un sottile artificio ha reso altrettanto unico quello della dea della bellezza: i suoi occhi leggermente divergenti sembrano seguire in ogni direzione chi li guarda, rendendola ancora più affascinante. Questo lieve difetto oculare, noto come “strabismo di Venere”, viene spesso visto con una connotazione positiva, ma è importante ricordare che tutte le forme di strabismo, anche le più lievi, richiedono una valutazione specialistica.

Per saperne di più, ne abbiamo parlato con Nicola Currò, specialista dell’Oculistica diretta dal Prof. Francesco Viola e del “Centro di riferimento per la diagnosi e la cura della orbitopatia basedowiana” del Policlinico di Milano


Che cos’è lo strabismo?

Lo strabismo è una condizione clinica per cui gli occhi non sono allineati e non riescono a lavorare in sincronia per focalizzarsi su un punto.
Capita che i genitori si allarmino quando notano una deviazione dello sguardo del loro neonato. Nella maggior parte dei casi si tratta di un “falso strabismo” – in termini clinici pseudo-strabismo –, causato dalle caratteristiche facciali tipiche dei neonati che possono trarre in inganno il neogenitore ma non l’oculista. È bene consultare lo specialista nel caso in cui entro i 6 mesi gli occhi non siano ancora allineati e/o il piccolo non riesca ad interagire correttamente con gli oggetti o le persone che lo circondano.

Quali sono le cause dello strabismo?

Nei bambini lo strabismo è causato soprattutto da difetti visivi come l’ipermetropia - per cui gli oggetti vicini si vedono sfuocati - oppure da uno squilibrio dei muscoli che controllano i movimenti oculari o da entrambi.
La comparsa improvvisa di strabismo
invece nei ragazzi o negli adulti, di solito associata a una diplopia - visione doppia - può essere causata da malattie neurologiche, autoimmuni come l'oftalmopatia tiroidea, vascolari, oncologiche, infettive o a traumi cranici, che interessano i nervi oculomotori o i muscoli oculari. Sono tutte condizioni che richiedono un tempestivo intervento clinico per evitare ulteriori conseguenze.

Come si tratta lo strabismo?

Se la causa è un difetto visivo si prescrivono delle lenti correttive mentre in caso di squilibrio muscolare è possibile intervenire chirurgicamente, sempre se e quando l’oculista lo riterrà più opportuno.
Nei bambini, inoltre, è necessario anche prevenire l'ambliopia - "l’occhio pigro” - che si verifica quando il cervello “disattiva” l’occhio deviato per evitare immagini sdoppiate. Si tratta di una condizione che diventa irrecuperabile se la terapia arriva troppo tardi compromettendo la capacità visiva e la visione tridimensionale del bambino. Per evitare che succeda, l’occhio che vede bene deve essere bendato ad intermittenza per stimolare così quello pigro, di solito “non utilizzato” dal cervello. Le lenti correttive o la chirurgia, infatti, ripristinano l’allineamento degli occhi, ma da sole possono non essere sufficienti ad evitare l'ambliopia.
Nell’adulto, invece, essendo lo strabismo spesso una conseguenza di altre malattie, è necessario curare la patologia scatenante. Per gestire la diplopia associata vengono utilizzate delle lenti speciali - dette prismatiche – che, senza raddrizzare l’occhio, deviano l’immagine verso una posizione percepibile correttamente dal cervello.Quando la patologia di base è stata trattata e lo strabismo stabile, si può procedere alla sua correzione chirurgica.

Nell’Oculistica del Policlinico di Milano è presente un team multidisciplinare, composto da oculisti, ortottisti e infermieri, con una particolare expertise nella gestione delle patologie oculari pediatriche, tra cui lo strabismo.

Inoltre, in Ospedale è presente il “Centro di riferimento per la diagnosi e la cura della orbitopatia basedowiana” - conosciuta anche come malattia tiroidea degli occhi, che vede tra i sintomi più frequenti la visione doppia e lo strabismo – dove opera in sinergia un team dedicato di endocrinologi, otorinolaringoiatri, oculisti, ortottisti e chirurghi dell’orbita per assistere a 360° i pazienti affetti da questa condizione.